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 2016  agosto 31 Mercoledì calendario

I russi sono sempre più poveri

Gli stipendi non pagati sono diventati una cancrena per la Russia. L’arretrato è arrivato ormai a quota 50 milioni di euro nel primo semestre 2016 secondo le cifre ufficiali fornite dall’istituto di statistica Rosstat. E questo tenendo conto che l’ammontare complessivo è diminuito del 3% nei primi sei mesi dell’anno in quanto i salari dei lavoratori russi, in media di 420 euro (30 mila rubli), hanno subito una decurtazione del 5,3%, circa, nello stesso periodo.
Alcuni dipendenti della società mineraria Kingcoal hanno deciso di fare lo sciopero della fame, uno strumento privilegiato in Russia che permette di ottenere dallo stato quello che l’impresa privata è incapace di dare. Un ingegnere minerario non riceve la busta paga da febbraio e vanta crediti per circa 6 mila euro dall’azienda in fallimento le cui risorse non sono sufficienti a pagare i debiti.
Salari pagati in ritardo, caduta dei redditi che si aggiungono all’incuria manageriale sono la manifestazione più evidente della crisi economica dalla quale la Russia fatica ad uscire. Le persone sono disperate perchè non hanno abbastanza denari per comprarsi da mangiare e i loro crediti non vengono rimborsati. Nel feudo di Avtovaz (gruppo Renault) ci sono dei dipendenti del costruttore automobilistico Avtovazagregat che non percepiscono un salario da due anni e al riguardo hanno investito della questione il governatore Nikolai Merkouchkine. I sindacati chiedono che i poteri pubblici si interessino di questo genere di problemi anche se le imprese sono private. Già 2 mila lavoratori hanno abbandonato le aziende.
A marzo il primo ministro Dmitri Medvedev aveva chiesto di sbrogliare la situazione, ma senza successo. Il governo russo ha deciso di indicizzare il montante delle pensioni sull’inflazione pagando una prima tranches di 70 euro versati a gennaio. Agli insegnanti ha consigliato di scegliere la strada del business piuttosto che quella dell’insegnamento se il loro obiettivo è guadagnare di più e più velocemente. Inoltre, il governo ha multato 118 titolari di impresa per aver pagato in ritardo gli stipendi con ammende comprese fra 138 e 277 euro.