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 2016  agosto 31 Mercoledì calendario

Anche l’Anticorruzione controllerà appalti, collaudi e ricostruzione

Sull’area del sisma si accende anche il faro dell’Anac. L’Autorità anticorruzione ieri ha ufficialmente rotto gli indugi. Non si occuperà, allora, solo del monitoraggio della ricostruzione, secondo uno schema ancora da definire nei dettagli, ma analizzerà anche quello che è stato fatto negli ultimi anni con gli appalti per la ristrutturazione, seguendo il filo rosso che parte dai fondi arrivati dopo il terremoto del 1997 e arriva fino a questi giorni. E lo farà insieme al nucleo Anticorruzione della Guardia di Finanza. Nel mirino è già finito il caso più clamoroso, quello della scuola di Amatrice. Ma l’analisi dell’Authority si allargherà già nelle prossime ore, passando al setaccio tutte le gare sospette, alla ricerca di anomalie sia in fase di esecuzione che di collaudo delle opere.
Dall’Anac, anzitutto, arriva una precisazione: nessun fascicolo è stato aperto sul vicesindaco di Amatrice. L’Anticorruzione, infatti, non si muove analizzando l’attività di una singola persona, ma piuttosto lavora su appalti individuati o su filoni di procedure che possono contenere elementi rilevanti. Ed è questa, allora, la linea che è stata scelta. Ieri, infatti, l’Authority ha deciso di muoversi attraverso l’attivazione del protocollo di intesa sottoscritto nel 2015 per la collaborazione con la Guardia di Finanza.
All’articolo 5 di quell’accordo si stabilisce che il presidente Raffaele Cantone ha la possibilità di scrivere al comandante del nucleo Anticorruzione della Gdf per richiedere approfondimenti e documentazione su questioni specifiche. Ed è esattamente quello che è avvenuto, attivando un canale con il nucleo guidato dal generale Gaetano Scazzeri. Si parte dalla questione che, più di tutte le altre, ha già sollevato dubbi: la messa in sicurezza della scuola di Amatrice. La Gdf acquisirà tutta la documentazione relativa alle gare per i lavori di ristrutturazione dell’edificio, crollato in seguito al sisma. A quel punto l’Authority potrà fare approfondimenti per la parte di sua competenza: gli affidamenti degli appalti.
L’attività degli uomini di Cantone, però, non si fermerà qui. L’idea, infatti, è di accendere un faro ad ampio raggio su tutte le situazioni sospette che emergeranno nei prossimi giorni. Saranno, allora, verificati casi come quello della Torre civica e della caserma di Accumoli, oltre a tutti i complessi parrocchiali messi in sicurezza negli anni scorsi e danneggiati dal sisma. L’analisi riguarderà la fase di aggiudicazione delle opere, ma anche la loro esecuzione e, soprattutto, i collaudi.
Un primo giro di tavolo su come procederanno i lavori dell’Anticorruzione ci sarà oggi, quando Raffaele Cantone presiederà la prima riunione del Consiglio successiva alla pausa estiva. Ufficialmente, ci sono all’ordine del giorno solo questioni che non riguardano direttamente il terremoto: l’Authority riprenderà il filo della sua ordinaria amministrazione. La realtà, però, è che si comincerà ad affrontare anche la questione del sisma, sia sul fronte del monitoraggio della fase di ricostruzione che su quello, più urgente, delle verifiche sugli errori commessi dopo il terremoto del 1997.