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 2016  agosto 31 Mercoledì calendario

Sul seno nudo della Marianna. Polemiche

«Marianna è a seno nudo perché nutre il popolo, non ha il velo perché è libera», ha dichiarato ieri il primo ministro francese Manuel Valls, scatenando immediatamente polemiche sui social. «È questa la République», ha aggiunto Valls mentre lo sguardo di due ministre precipitava a terra. Capo scoperto e seno nudo. È veramente questa la Repubblica? È questa la Francia? Che fine ha fatto la Marianna col berretto frigio, quel copricapo rosso con le punte ripiegate in avanti, simbolo anch’esso della rivoluzione? Persino nel celebre dipinto di Delacroix, La libertà che guida il popolo, Marianna indossa un berretto. Certo, è a seno nudo, nella mano destra stringe la bandiera francese, nella sinistra ha un fucile, ma il capo è pur sempre coperto. E poi il seno nudo non è tipico di ogni allegoria – e Marianna è un’allegoria – fin dall’antichità? Come la mettiamo con le rappresentazioni della Marianna “sage” – letteralmente “buona”, lo si dice ai bambini di essere “sage”, anche se qui l’aggettivo sta senz’altro per pudica, composta, decente – quella con i capelli raccolti e il seno coperto, che rappresenta anch’essa la République, anche se secondo un’opposta concezione? Su Twitter, si sono scatenati in tanti, dall’universitaria che tratta Valls da incompetente – «Marianna è a seno nudo perché è un’allegoria, cretino!» – alla giornalista che ricorda al primo ministro che «Marianna è a seno nudo E a capo coperto», con quella “e” in maiuscolo tanto per essere più chiara; dall’ex-ministra dell’ecologia che scrive che «ogni donna è Marianna», sottintendendo così che è forse venuto il momento di uscire dagli stereotipi e fare spazio alle differenze, alla perfetta sconosciuta che, però, questa volta ha proprio ragione: che vuol dire Valls quando afferma che Marianna nutre il popolo? Che ogni donna è madre? Per non parlare poi di tutte quelle immagini che alimentano l’immaginario collettivo, dalla Marianna incarnata da Brigitte Bardot alla fine degli anni Sessanta – versione sex-appeal, scandalosa, ma siamo in piena rivoluzione sessuale, non ce lo dimentichiamo, il corpo è mio e ci faccio quello che mi pare – alla Marianna versione cattolicissima della cantante Mirelle Mathieu, da Catherine Deneuve a Laetitia Casta, fino alla vedette televisiva Evelyne Thomas – ormai anche Marianna è in stile Vip, segue le mode, segue il successo, forse non serve nemmeno più a ricordare quali siano i valori della République. Oppure sì, ma allora sono i valori che sono cambiati con la tele-spazzatura, tra numero di follower e “mi piace” sui post. Allora perché tirare fuori i seni nudi di Marianna e la libertà, per una donna, di non essere velata come ha fatto Valls? La polemica sul burkini continua. Nonostante la decisione del Consiglio di Stato, anzi, proprio in seguito a quella decisione. Le dichiarazioni del primo ministro sono un modo come un altro di ricordare che la questione del velo non è tanto religiosa ma politica, e che per combattere l’Islam estremista bisogna tornare ai fondamentali repubblicani, primo fra tutti la libertà. Meno chiaro è perché, per Valls, sia libera una donna a seno nudo e non lo sia una che porta il velo. Certo, tutto dipende da chi decide. Non illudiamoci troppo, però. Talvolta le immagini seguono solo i codici estetici, e ridurre la libertà delle donne a qualche simbolo rischia poi anche di svuotarla di senso.