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 2016  agosto 30 Martedì calendario

Gli ottimi conti dei Garrone senza più la Samp

Liberati dal salasso rappresentato dalla Sampdoria, i Garrone festeggiano. Qualche settimana fa, infatti, l’assemblea della San Quirico, holding della dinastia imprenditoriale genovese presieduta dal riconfermato Giovanni Mondini (numero uno del consiglio di gestione, mentre il consiglio di sorveglianza è presieduto da Edoardo Garrone), ha approvato la distribuzione di un dividendo di 37,3 milioni di euro a valere sui 75 milioni di utile netto civilistico, più che triplicati rispetto al profitto di 22,5 milioni di euro che era stato registrato nel corso del precedente esercizio. Tutto il merito è alla voce dei proventi finanziari, che registrano un aumento della cedola proveniente dalla controllata Erg, il cui ammontare complessivo è passato nel giro di un anno da 42,4 a 85,3 milioni di euro.
Peraltro proprio nel 2015 i Garrone hanno ceduto sul mercato 472 mila azioni della quotata Erg  per 4,6 milioni di euro realizzando una plusvalenza di circa 1 milione e hanno acquistato azioni proprie della San Quirico per un controvalore di circa 5 milioni. Tutto ciò ha comportato anche una riduzione del debito verso le banche, sceso da 86 a 65 milioni, e la ridefinizione di alcuni finanziamenti con gli istituto di credito, rimborsandone alcuni (come l’intero debito di 45 milioni di euro verso Ubi Banca ) e aprendone di nuovi per 35 milioni di euro a condizioni più favorevoli. Così anche la posizione finanziaria netta negativa è migliorata passando da 77 a 65 milioni.
Con un patrimonio netto di 596 milioni, la holding dei Garrone ha un attivo di 666 milioni, ove sono iscritte le controllate Erg  (la partecipazione, pari al 55,9% del capitale, è in carico a 435 milioni di euro), Polcevera (79,7 milioni), Golfo (18,3 milioni) e Sq Invest (16,3 milioni di euro).
Sul fronte industriale il gruppo che fa capo alla famiglia Garrone prosegue la sua espansione del green, dopo aver reinvestito nelle rinnovabili dal 2008 a oggi l’intero incasso (3,3 miliardi di euro) ottenuto dalla vendita degli asset petroliferi. La stessa TotalErg, la rete di distributori di carburanti, controllata al 51%, è cedibile e non da ora. Da ricordare che prima dell’estate Alessandro Garrone, ceo di Erg, si era dichiarato disponibile a valutare la costituzione di joint venture con il supporto di operatori del private equity in caso di nuove iniziative nelle energie rinnovabili.