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 2016  agosto 30 Martedì calendario

Perché Berardi non trova posto in nazionale?

La prima amichevole di dopodomani 1 settembre, a Bari con la Francia, è “stimolante”. La prima partita delle qualificazioni al Mondiale 2018, lunedì 5 ad Haifa con Israele, è “importante”. I due aggettivi che Ventura usa per descrivere gli appuntamenti di apertura della sua gestione spiegano perché ricorrerà più o meno agli stessi giocatori che Conte scelse per l’Europeo: perché mancava il tempo materiale per sperimentarne altri e perché, data la delicatezza degli impegni, bisognava andare sul sicuro. Anche tatticamente la strada sarà sul solco già tracciato: il 3-5-2, imperniato sulla solita e solida difesa juventina, se potrà esserci Bonucci, alle prese con problemi familiari. Nel caso, uno tra Rugani e Romagnoli verrà restituito domani all’Under 21 di Di Biagio, che affronta venerdì a Vicenza la Serbia, per le qualificazioni all’Europeo. Una vistosa novità, tuttavia, c’è. Alla porta della squadra titolare, in cui torna Verratti dopo l’infortunio, bussa con insistenza la categoria che latitava prima dell’Europeo: i goleador italiani. Due – il capocannoniere del campionato Belotti e il vice Pavoletti – sono a Coverciano: hanno un paio di giorni per tentare di scavalcare nella gerarchia contiana delle punte la coppia Pellè-Eder. Il terzo goleador, invece, è assente. Berardi ha dominato l’avvio di stagione: 7 gol in 6 partite col Sassuolo, trascinato dentro l’Europa League. Un infortunio muscolare lo ha appena bloccato, ma Berardi non sarebbe stato convocato lo stesso. Il ct lo aveva lasciato a Di Biagio e ieri ha spiegato il perché: per ragioni tattiche, non per presunte perplessità caratteriali. «Nel 3-5-2 gli esterni d’attacco non hanno posto. Capita anche a El Shaarawy, che oltretutto ha giocato poco». Il Sassuolo, squadra a trazione italiana, non ha nascosto la delusione. Il ct ha spiegato che non si tratta di integralismo tattico. Non è dunque escluso che tra un mese, per il duello del 6 ottobre a Torino con la Spagna e per la trasferta del 9 in Macedonia, lo scenario possa cambiare: «È il campo che decide: ai giovani diamo la possibilità di essere, poi sono loro che devono diventare». Belotti è già diventato un candidato titolare: «Lo conosco bene, era con me al Torino». Per Bernardeschi l’opportunità è il cambio di ruolo: da esterno a mezz’ala: «Lo sto provando». La duttilità di Verratti non sarà la sua prigione: «Nel Psg fa anche il trequartista e non mi pare entusiasta. Con me sarà metodista o mezz’ala, a seconda dell’avversario. Abbiamo parlato a lungo e ho avuto una piacevole sorpresa: non gioca soltanto a calcio, come molti, ma parla di calcio». Con De Rossi Ventura parlerà di calcio, ma anche dell’espulsione col Porto: «Il rispetto delle regole, come si è visto con Conte, è alla base della compattezza di un gruppo».