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 2016  agosto 24 Mercoledì calendario

Sdraio e pancetta: l’estate di Renzi

Aveva cominciato coi ritmi di Usain Bolt: riunioni convocate alle 7 del mattino, tapis roulant nell’appartamento a Palazzo Chigi, jogging mattutino (con fotografo rigorosamente al seguito) nelle missioni all’estero da Chicago a Cuba al G7, la lampada abbronzante, le camicie bianche sartoriali («ne cambia anche sei al giorno, il doppio di quando era sindaco» raccontò Bisignani). La cura della forma fisica come specchio del rinnovamento, la spending review applicata al corpo della politica dopo le abbuffate della «casta», un’estetica puntualmente celebrata dai giornalisti amici («Sei dimagrito, usi le lenti, tua moglie è bellissima, come hai festeggiato i 40 anni?» gli chiese in un’intervista tv Daria Bignardi, poi nominata direttore di RaiTre). Renzi non ha mai nascosto di tenere alla linea, buttandola sullo scherzo per non apparire troppo narciso. «Stavamo discutendo del fatto che sono dimagrito, ma non mi pare vero» scherzò col pubblico durante l’intervista a Fabio Fazio su RaiTre. «Copriti che ti sei inchiattito» gli scrisse via sms un’amica (giornalista) avendone notato le rotondità spuntare da sotto la camicia, dopo sei mesi di vita (e dieta) romana da presidente del Consiglio e segretario Pd. La forma fisica e l’appeal politico sembrano correre paralleli per Renzi, che in effetti ha raggiunto il momento migliore (asciutto, scattante in jeans, sempre abbronzato) nelle primarie che lo hanno incoronato leader, epoca in cui girava l’Italia in camper e si nutriva solo di banane ricche di potassio, come gli atleti. In quei giorni, un sondaggio del settimanale femminile Grazia assicura che «il 26 per cento delle donne italiane sogna un’avventura con Matteo», assurto a sex symbol. Da bolso, malvestito e occhialuto presidente di Provincia (a Firenze) a elegante e longilineo leader col vento in poppa, bravo e pure bello. Metamorfosi che si completa da neo-premier, al massimo del consenso (il 40% della primavera 2014), quando un altro settimanale gli dedica una servizio fotografico con questo sobrio titolo: «L’uomo dei sogni».
Altri tempi. Se il successo di Renzi si pesa in chili, l’estate 2016 non segna un grande momento nella carriera del segretario Pd. Eccolo gonfio, sprofondato su una sdraio mentre si abbandona ad un potente sbadiglio, le braccia in distensione: «Il premier fotografato come nessuno lo ha mai visto prima» scrive il settimanale di gossip Chi nel lanciare la paparazzata a Renzi colto «in un momento di relax a Forte dei Marmi». E «come nessuno lo ha mai visto prima» è un modo garbato per dire: sovrappeso e in posa ridicola. Diva e donna, con altre foto impietose, ci va giù diretta: «Potrebbe essere lo stress per il referendum, da cui teme di uscire sconfitto ma il premier quest’estate ha già perso una sfida tutta personale: non riesce a rottamare la pancia. Ci ha provato (e ci prova) in tutti i modi a dimagrire: corsa, nuoto, tennis, bici, ma la forma fisica non è al top, come il suo consenso». Urge un cambio di linea. In tutti i sensi.