Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  agosto 23 Martedì calendario

La Francia non è più la destinazione turistica per eccellenza. Gli attenti hanno fatto registrare un calo del cinque per cento di visitatori

La Francia sta soffrendo un pesante calo del turismo estero per colpa degli attentati terroristici. Il paese che l’anno scorso si era classificato come prima destinazione turistica mondiale, totalizzando 84,7 milioni di visitatori, quest’anno sta registrando una pesante inversione di tendenza.
Nel secondo trimestre gli ospiti stranieri sono diminuiti del 4,8% negli alberghi e nelle altre strutture ricettive rispetto allo stesso periodo 2015. Il motivo principale di questa fuga di viaggiatori provenienti da tutto il mondo è la conseguenza degli attentati terroristici che hanno colpito il paese e che, secondo la recente rilevazione dell’Istituto nazionale di statistica (Insee), hanno prodotto la perdita dell’8,5% delle prenotazioni estere da aprile a giugno (-3,5% su base annua) e in misura minore (-2,9%) da parte della clientela francese. Una tendenza che annuncia risultati ancora più preoccupanti per il terzo trimestre, dopo l’attentato di Nizza che ha rafforzato la frenata del turismo in Francia, penalizzato anche dal maltempo. I dati Insee rivelano che da aprile a giugno 2016 a crescere sono state soltanto le strutture delle città di provincia grazie anche agli Europei di calcio 2016 che hanno movimentato la clientela domestica. Male è andata, invece, per villaggi e residenze vacanza che hanno accusato un calo del 6,4% su base annua. Difficile inizio della stagione estiva anche per i camping con frequenze ridotte complessivamente del 6,8%: due giorni la permanenza media quest’anno contro i cinque del 2015, secondo l’Insee. Dunque, la provincia se l’è cavata meglio di Parigi. E pensare che il 2016 era cominciato con una piccola ripresina turistica dopo il crollo seguìto agli attentati di novembre 2015 a Parigi, tanto che l’Insee aveva rivisto leggermente al rialzo, a +1,1% le previsioni iniziali per il 2016.