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 2016  agosto 23 Martedì calendario

Balotelli e Cassano, gli eroi tristi del mercato

Sono di nuovo i giorni dei gemelli diversi, come nell’estate dolce del 2012 in cui l’Italia è arrivata sino alla finale dell’Europeo. Ricordate Mario Balotelli che gonfia il petto e mostra i muscoli dopo aver steso la Germania? E nessuno ha dimenticato le piroette allegre di Antonio Cassano, che hanno accompagnato la felice cavalcata azzurra sino a Kiev. Oggi i due si trovano ancora uno a fianco dell’altro. Lo scenario però è cambiato perché il calcio tanto ti dà, ma al tempo stesso moltissimo ti toglie. E se non lo rispetti, sa essere un giudice spietato.
Cassano e Balotelli sono diventati gli eroi tristi di questi ultimi otto giorni di mercato, a caccia di un’occasione, di una scintilla, dell’ultimo treno. Cassano, 34 anni suonati, sognava di legare il proprio nome alla Sampdoria, che è diventata la squadra del suo cuore, quella della città in cui ha scelto di vivere con la moglie Carolina e i figli. Invece è una specie di pacco scomodo, che nessuno sa dove sistemare. Il presidente Ferrero, dopo averlo invitato a cercarsi un’altra sistemazione, ha annunciato che è «fuori dal progetto» a un anno dalla scadenza del contratto. Scelta inevitabile dopo che nella scorsa stagione, alla fine del derby di ritorno con il Genoa, Antonio aveva insultato Antonio Romei, legale rappresentante della Samp e amico del presidente. Così Cassano è fuori, ma persino oltre: si allena in compagnia di Mesbah e in orari diversi dai compagni. Eppure non molla. «Resta a Genova», fanno sapere dal suo entourage. La società conferma. Pare che, sinora, abbia bocciato qualsiasi proposta. Un braccio di ferro in piena regola. Anche se, alla fine, cioè entro le 23 del 31 agosto, qualcosa succederà perché c’è ancora chi ha voglia di scommettere su di lui: il Bari lo rivorrebbe, lui invece sogna il Sassuolo (ha casa anche a Parma) ed è tentato dalla Virtus Entella, in serie B. Antonio Gozzi, patron dei liguri e amico del giocatore, è tentato «ma prima Cassano deve risolvere con la Samp». Questione di soldi. E di orgoglio.
Cassano, vista l’età, è all’ultimo ballo. Balotelli, invece, sta buttando via gli anni migliori. Quello di Mario è un declino inarrestabile e sotto certi aspetti inspiegabile. Il Bad boy finito sulla copertina di Time ora vivacchia tra le riserve del Liverpool dopo una stagione senza acuti al Milan. Negli ultimi mesi si è molto calmato, ma la pubalgia lo ha messo all’angolo. La lista dei pretendenti, all’alba della nuova stagione, è ridotta ai minimi termini. La Lazio ci ha pensato e il Chievo ha fatto un sondaggio. La vera occasione potrebbe essere il Bologna. Joey Saputo, attraverso Roberto Mancini, lo aveva contattato già l’anno scorso. Adesso ci riprova. Donadoni è d’accordo. Bologna la dotta, dove sono rinati Baggio, Signori e Di Vaio solo per parlare di attaccanti, è un’occasione. E se Balo è cambiato, come dicono i suoi amici, non ne faccia una questione di soldi. Chi ha perso il futuro, non si faccia scappare il presente.