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 2016  agosto 04 Giovedì calendario

I primi vent’anni di Lara Croft

Lara Croft compie 20 anni e li festeggia con un nuovo gioco celebrativo e l’annuncio che tornerà al cinema. L’ineguagliata eroina digitale che 15 anni fa aveva assunto il volto incisivo e fascinoso di Angelina Jolie si appresta a prendere la strada del grande schermo, interpretata dalla carismatica Alicia Vikander: Mgm e Warner Bros produrranno il nuovo Tomb Raider insieme, a garanzia che l’impegno è vero e importante. C’è la protagonista, il regista, Roar Uthaug, la data di uscita, 16 marzo 2018. Fresca di Oscar per The Danish Girl, Alicia Vikander è molto richiesta e molto chiacchierata: è nel campione di incassi stagionale Jason Bourne e fidanzata con Michael Fassbender. Svedese, 27 anni, una bellezza delicata e quasi eterea, pare che abbia strappato il ruolo alla top-model attrice Cara Delevingne: deve essere stata la sua interpretazione dell’androide ribelle di Ex-Machina a convincere.
Videogioco celebrativo
L’11 ottobre, invece, è invece prevista l’uscita del videogame celebrativo di questo importante compleanno, Rise of the Tomb Raider: 20 Year Celebration: un videogame ricchissimo (riedizione ampliata di quello del 2015) e un libro che ne ripercorre la storia, dal lontano ed eroico 1996 all’oggi. Si torna insomma sia con il film che con il gioco alle origini del personaggio, aggiornato però al nuovo Millennio e – soprattutto – alle nuove tecnologie videoludiche divenute in questo arco di tempo impressionanti per realismo: gli ultimi giochi hanno effetti quasi tridimensionali.
Continuo l’aggiustamento estetico (più magra, meno magra, più atletica, più delicata nei tratti) cui è stata per questo sottoposta. Al suo volto, dapprima spigoloso e abbastanza inespressivo, poi via via più sensuale e delicato, è stata applicata la tecnica della motion capture: ultima arrivata a prestare la sua faccia (e la voce), a partire dal 2013 e ancora in Rise, un’altra attrice piuttosto popolare, Camilla Luddington, la dottoressa Jo Wison di Grey’s Anatomy.
Lara Croft è stata la prima donna digitale impegnata in avventurose imprese. Il suo modello era Indiana Jones, ma in versione femminile: molto «sinuosa» e poco abbigliata (canotta e hot pants, con cinturone attrezzato di armi e attrezzi per ogni rischio ed evenienza), trecciona e volto imbronciato. Ebbe buon gioco, ai tempi, Sabrina Impacciatore a farne la parodia.
Ma era e restava una novità e un’incognita: sarebbe piaciuta ai ragazzi? E infatti all’inizio non era neppure nominata nei «titoli di testa», pronta insomma a un passaggio di mano e interprete per il sequel. Bastò però quel debutto: il gioco era appassionante e difficile, per l’epoca molto ben disegnato e animato. Con quella silhouette così femminile seppure ancora molto stilizzata, Lara ammaliò i ragazzi dell’epoca, ma avvicinò ai giochi d’azione le ragazze, strappandole alle imperanti, smielate avventure rosa in stile nippo-manga.
Fumetti, gadget, canzoni
Intelligente, sexy, coraggiosa, l’hanno definita. Inizialmente ignorata nei titoli del gioco, un essenziale Tomb Raider, se ne impossessò, come una vera star di hollywood: da Tomb Raider. Starring Lara Croft a Lara Croft. Tomb Raider. Ha girato mezzo mondo a caccia di tesori perduti, dai tropici all’Antartide, ha vinto e ucciso mostri e uomini, superato disastri e apocalissi. Sempre correndo a perdifiato, senza paura né esitazione. Ha interpretato una ventina di giochi, variamente declinati (in totale il franchise ha venduto oltre 45 milioni di copie). Le hanno dedicato fumetti, riviste, romanzi, gadget e canzoni. Non c’è chi non veda quanto le debba la combattente Katniss di Hunger Games. Insomma, immersa in un mondo digitale avventuroso e fuori dal tempo, Lara è cambiata ma non invecchiata, fedele a se stessa e ai suoi fan. Da vera icona che il tempo non tocca.