Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  agosto 04 Giovedì calendario

L’uomo invisibile che ogni mattina veste il principe Carlo

Il principe Carlo è sempre vestito in modo impeccabile, ma non è lui a scegliere al mattino che cosa indossare. Il suo maggiordomo lo ha già deciso settimane prima, sulla base degli impegni previsti per quel giorno. Abito, camicia, cravatta, scarpe e accessori sono sempre pronti all’alba, in uno spogliatoio adiacente alla camera da letto. Come la regina Elisabetta, e come gli altri parenti più stretti che possono godere di un tale servizio, l’erede al trono britannico non deve preoccuparsi delle piccole cose che angustiano i comuni mortali: di qualunque cosa abbia bisogno in ogni momento, che sia una penna, un fazzoletto, un sandwich, un bicchiere d’acqua, una pillola o una scusa per allontanarsi da un seccatore, questa cosa gli sarà fornita dal suo maggiordomo prima ancora che lui abbia pensato di averne bisogno.
La Royal Family paga molto poco i propri impagabili servitori, ma nessun posto resta mai vacante a lungo. Ci sono numerosi vantaggi nel servire a Palazzo: si viaggia in jet privati, si mangia benissimo, si usano auto di lusso, si va in vacanza in luoghi meravigliosi e nei migliori hotel. Si può anche fare stampare nel proprio biglietto da visita un indirizzo prestigioso come Buckingham o St James’s Palace e un codice postale, SW1A, che a Londra identifica il quartiere di quelli che ce l’hanno fatta.
Da quando, guardando in tv «Downtown Abbey», molti nuovi ricchi e parvenus hanno scoperto com’è bello avere in casa un maggiordomo, le scuole come il British Butler Institute sono costrette a respingere i candidati. Ma questo è un mestiere che non s’impara a scuola: bisogna nascere con questa passione e fare ogni cosa con naturalezza. Nei ricevimenti a Buckingham Palace i maggiordomi sono uno spettacolo: stanno in piedi con il busto leggermente inclinato ma con la testa alta, tengono la mano sinistra dietro la schiena con il palmo rivolto l’esterno, servono lo spumante con il pollice nell’incavo della base della bottiglia e l’etichetta rivolta verso l’ospite e guardano da un’altra parte quando si prende un canapè dai vassoi.
La fedeltà e un lungo servizio sono di solito premiati dai Royals con una buonuscita e la concessione di un appartamento per «grace and favour» in una delle residenze della famiglia. Ma guai a chi viola l’impegno alla riservatezza, raccontando quello che ha visto e sentito nelle stanze private dei palazzi. Rinchiudere i traditori nella Torre non si può più, ma la «damnatio memoriae» della Regina può essere una punizione ancora peggiore.