la Repubblica, 27 luglio 2016
Il cimitero dei traditori, il Ponte Martiri 15 luglio e piazza della Democrazia. La nuova toponomastica turca
«Normalizzare le relazioni con la Russia». È questo l’obiettivo dichiarato dell’incontro tra Recep Tayyp Erdogan e Vladimir Putin che si terrà il 9 agosto. Mentre il presidente turco si prepara a volare a San Pietroburgo, a riportare in vita il progetto del gasdotto Turkish Stream e a stringere i rapporti con il Cremlino, intanto quelli con l’Europa e con gli Stati Uniti sono sempre più tesi. Da una parte, Erdogan accusa l’Ue di non aver rispettato gli impegni finanziari presi a marzo nell’accordo sui rifugiati. Dall’altra, Ankara lancia pesanti accuse contro gli Usa e insiste nel chiedere l’estradizione di Gülen. La Casa Bianca ha autorizzato le famiglie dei propri diplomatici a lasciare volontariamente la Turchia, mentre il ministero degli Esteri turco ha rimosso ieri due ambasciatori e decine di diplomatici in nome di presunti legami con la rete dell’imam. Il repulisti di questi giorni coinvolge anche i simboli e la toponomastica. “Cimitero dei traditori” è il nome che verrà attribuito all’area di Istanbul destinata a seppellire i golpisti morti, mentre il ponte sul Bosforo si chiamerà “Ponte Martiri 15 luglio”. Ad Ankara, la centralissima Piazza di Kizilay verrà rinominata “Piazza della Democrazia”.