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 2016  luglio 23 Sabato calendario

Il triste luglio del Milan, tra casse vuote e cinesi al palo

1 Chi ha oggi il comando del club?
Berlusconi è da oltre trent’anni al comando del club, giusto si prenda tutto il tempo per riflettere prima di cedere l’intero pacchetto azionario al fondo cinese. Solo che il tempo ora sta per scadere: la firma sull’accordo preliminare è in programma entro la fine del mese, e la parte acquirente stavolta non intende davvero andare oltre, i continui rinvii l’hanno spazientita. Se Berlusconi, come probabilmente sarà, si convincerà il preliminare della prossima settimana sarà seguito dal closing di ottobre. Il futuro dovrebbe così essere GSR, il fondo cinese di cui Sonny Wu, con cui Fininvest ha avuto contatti anche ieri, è managing director. L’azienda opera nel settore delle energie rinnovabili, area d’investimento a cui si collega anche Steven Zheng, altro businessman che partecipa alla cordata.
2 Quanti sono i soldi a disposizione del mercato?
Oggi sono zero, anzi c’è il segno meno davanti: meno sette milioni e mezzo. Così il mercato è bloccato fino al momento della firma, e dopo la firma dipenderà nella sua consistenza da quanti soldi entreranno effettivamente in cassa. La gran parte, quasi la totalità, dei 500 milioni della valutazione del club entreranno solo al momento del closing e, sul mercato, utili solo a partire da gennaio 2017. La cifra versata all’autografo del preliminare sarà ben più contenuta: quindici milioni, di cui sette e mezzo copriranno la spesa fatta per Lapadula (il Milan lo ha pagato 9, ma 1,5 sono entrati dalla cessione di Verdi al Bologna). La cordata acquirente potrà decidere di immettere altro denaro nel corso del mese di agosto, ma è una possibilità e ancora non una certezza. Fininvest ha al momento finanziato l’ingaggio di Lapadula e non intende andare oltre. Il mercato si farà esclusivamente con il contante cinese o con quanto entra in cassa dalle cessioni.
3 Chi gestisce la campagna acquisti?
Ogni operazione è gestita da Adriano Galliani e Nicolas Gancikoff. I due condividono tutto e non solo le trattative economicamente più pesanti, come quelle per i giocatori della prima squadra. Qualsiasi contratto, anche dei calciatori più giovani o di qualsiasi componente dello staff, è valutato insieme: la condivisione è necessaria qualunque sia il genere e la portata finanziaria dell’affare. Galliani resterà uomo Fininvest fino al closing, rendendo così ininterrotta la collaborazione che dura dal primo gennaio 1980. Solo in seguito un contatto con la nuova proprietà chiarirà se c’è la possibilità di proseguire.
4 Quali sono gli obiettivi stagionali?
L’ambizione stagionale l’ha chiarita Montella: «Tornare subito in Europa. È inaccettabile che da tre anni il Milan non ci sia». L’Europa, in qualunque forma e dunque intesa anche come Europa League: traguardo più modesto, ma anche più realistico rispetto agli annunci del campionato scorso. Per settimane Mihajlovic confessò di puntare la Champions, prima ancora Berlusconi parlò del Milan come candidata al titolo. L’obiettivo attuale è diventato più abbordabile per un paio motivi: inutile procedere con proclami difficili da mettere in atto e sbagliato alzare i toni se il livello tecnico della squadra non è attualmente, e oggettivamente, da primissime posizioni.
5 Qual è l’umore dei tifosi?
Il dato sugli abbonati è top secret: si sa solo che il numero è in linea con quello dell’anno scorso. Dunque, non moltissimi. Il dato è conseguenza dello scarso entusiasmo che è a sua volta conseguenza delle ultime mediocri stagioni. I tifosi hanno svuotato San Siro e chi è rimasto era spesso molto arrabbiato. La stagione deve ancora riprendere che c’è già malumore: l’incertezza societaria ha contribuito, la definizione del passaggio di proprietà e l’identificazione di Sonny Wu come capo cordata non ha riportato la calma, anzi. Nell’elenco dei 400 uomini più ricchi della Cina Wu non c’è, e sul particolare i social hanno infierito.