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 2016  luglio 24 Domenica calendario

I business dei millennials, mossi più dal cuore e dalla passione che non dalla saggezza e dall’umiltà

È forse arrivato il momento di cambiare l’idea che abbiamo degli imprenditori. Uno studio realizzato dalla Economist Intelligence Unit (Eiu) ha fotografato l’approccio che al business hanno i cosiddetti Millennials, la generazione dei nati dopo il 1980 che ha raggiunto la maggiore età attorno al cambio di millennio. E ha scoperto che considerano – molto più delle generazioni precedenti – l’impegno sociale non solo importante ma, soprattutto, un intelligente approccio al business, cioè in grado di fare migliore l’impresa. È una tendenza che potrebbe avere grandi effetti: nel mondo, nei prossimi cinque anni – calcola la Eiu – ben il 40% delle imprese famigliari passerà dai padri ai figli. E l’80% di questi ultimi sostiene che cambierà lo stile di management, mossi più dal cuore e dalla passione che non dalla saggezza e dall’umiltà. Al momento, non si tratta solo di parole e promesse. Il 75% dei Millennials ritiene che l’impresa abbia un ruolo sociale positivo. E il 56% dice che non lavorerebbe mai per un’azienda della quale non condivide i valori. La differenza di opinioni tra generazioni è, in questo campo, sostanziale. Con la frase «l’investimento è un modo di esprimere valori politici, sociali e ambientali» in America concorda il 34% delle persone mature, il 36% dei Baby-boomers (i nati durante i miracoli economici del dopoguerra), il 44% della Generazione X (quella precedente ai Millennials) e il 67% dei Millennials. Tra questi ultimi, gli affluenti dicono di investire con una logica in qualche modo sociale: il 30% per sostenere la parità fra sessi, il 39% per mitigare la crisi dell’acqua nel mondo, il 39% su questioni ambientali, il 58% nell’istruzione. In concreto, in imprese che hanno un impatto sociale di qualche genere ha investito o vuole investire il 24% dei maturi, il 28% dei Baby-boomers, il 55% della Generazione X e l’85% dei Millennials. Il 63% dei Millennials britannici ritiene che investimenti basati sui valori portino risultati finanziariamente migliori. Per fare un caso concreto, la Eiu cita «Pledge 1%», un’associazione a cui aderiscono 700 imprese che si impegnano di dedicare l’1% del capitale, l’1% del tempo di lavoro dei dipendenti e l’1% dei prodotti al benessere delle comunità in cui operano. Non è che per i giovani imprenditori il profitto non conti: è che pensano che sulla strada dei valori possa essere maggiore. Vedremo i risultati nei prossimi anni.