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 2016  luglio 24 Domenica calendario

Higuain e Napoli, tre anni di amore e odio

Gli amici napoletani di Gonzalo Higuain ieri erano i meno sorpresi dell’addio del Pipita. Sapevano già da tempo che non lo avrebbero rivisto più da queste parti. Lo hanno salutato e sono rimasti fedeli alla consegna del silenzio. Per intenderci, una persona vicina ad Higuain ha organizzato il recente soggiorno caprese di Fabio Paratici, ma il particolare è venuto fuori soltanto adesso.
LOW PROFILE Higuain a Napoli è riuscito in due imprese che neanche Maradona aveva compiuto: ha segnato 36 reti in Serie A (record storico per il nostro campionato) ed ha vissuto circondato da una cortina di fumo che lo ha reso quasi invisibile. Un low profile che a Torino potrebbe abbandonare (non a caso, dovrebbe avere anche la piscina nel suo nuovo appartamento). Ciò non toglie che la identificazione tra Higuain ed i sostenitori del Napoli in questi tre anni sia stata totale. La gente lo idolatrava al termine delle notti magiche del San Paolo. L’ultima è datata 15 maggio, tripletta al Frosinone e Napoli in Champions. Popolo in delirio. Tutti a cantare «un giorno all’improvviso», la colonna sonora della stagione. Higuain che urla «difendo la città». Parole che adesso risuonano beffarde nella mente dei napoletani, complici anche le accuse di tradimento formulate all’argentino da De Laurentiis. Higuain però andrà avanti per la sua strada, come ha sempre fatto.
LA CREPA A Napoli si è consacrato nell’Olimpo dei più grandi centravanti del mondo. Tre stagioni e due trofei vinti di cui uno, la Supercoppa, da protagonista assoluto. Doppietta alla Juve con gol del pari ad un minuto dalla fine dei supplementari, roba che i napoletani non possono dimenticare. Gioie e dolori: il rigore calciato alto contro la Lazio all’ultima giornata del campionato 2014-2015 sembrava una cicatrice difficile da rimarginare ma la scorsa stagione ha suturato pure quella ferita. Tuttavia, il suo rapporto con De Laurentiis è cambiato proprio dopo quel penalty sbagliato. Nello spogliatoio il Pipita era molto rammaricato. Si aspettava una parola di conforto dal presidente ed invece, raccontano i ben informati, ci fu solo freddezza. Poco dopo la macchina sui cui Gonzalo viaggiava in compagnia di mamma Nancy venne colpita da alcuni pseudo tifosi ancora infuriati.
EXIT STRATEGY Sembrava l’inizio della fine ed invece Higuain ha vissuto gli ultimi dodici mesi con il piede sull’acceleratore. Ha stretto un legame indissolubile con Sarri, ha iniziato a segnare senza soluzione di continuità, ha abbandonato la mondanità (a Portici, zona Granatello, c’era il suo locale preferito) e si è fidanzato con Lara (da poco i due si sono separati). Insomma, ha vissuto come su una nuvola nella splendida casa di Parco Matarazzo dove ogni tanto facevano capolino i familiari. Funzionava tutto a meraviglia, tranne il rapporto con De Laurentiis. Contatti ridotti al minimo, punture di spillo presidenziali mal digerite e quel mercato di gennaio senza sussulti che ha lasciato il Pipita (e non solo lui) interdetto. La exit strategy è iniziata con le frasi del fratello agente Nicolas, il silenzio di Gonzalo continuerà fino alla presentazione da nuovo calciatore della Juventus. Quel giorno, Higuain avrà solo parole di gratitudine per i napoletani. Eviterà di rispondere a De Laurentiis, invece. Questione di stile e di clausole contrattuali.