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 2016  luglio 22 Venerdì calendario

I tre mesi d’oro di General Motors

General Motors è considerata un produttore generalista ma nel secondo trimestre è riuscita a registrare risultati degni dei concorrenti premium. La casa di Detroit ha infatti messo a segno i migliori risultati trimestrali dall’uscita dalla bancarotta con profitti più che raddoppiati nei tre mesi al 30 giugno grazie alla forte domanda per Suv e pickup nel suo mercato chiave degli Stati Uniti. La casa automobilistica, che nel secondo trimestre ha aggiornato i suoi record sul fronte di utile netto, utile operativo e ricavi, ha portato il margine operativo delle attività nordamericane su livelli superiori perfino ai produttori premium ed è perfino tornata in utile in Europa dopo cinque anni di sofferenza, ha anche rivisto al rialzo le linee guida per l’intero anno malgrado le preoccupazioni sull’impatto della Brexit.
Nel dettaglio GM ha visto l’utile netto attribuibile agli azionisti crescere nel trimestre a 2,9 miliardi di dollari dagli 1,1 miliardi del pari periodo dell’anno scorso, per un eps in crescita da 0,67 centesimi di dollaro a 1,81 dollari. Al netto delle componenti atipiche, per lo più legate alla svalutazione di attività in Thailandia e Venezuela, l’utile per azione è salito da 1,29 a 1,86 dollari, battendo ampiamente le attese del consenso ferme a 1,49 dollari. I ricavi sono inoltre migliorati dell’11% a 42,4 miliardi mentre l’utile operativo è balzato del 37% a 3,9 miliardi in scia alle forti performance delle attività in Nordamerica, alla crescita delle vendite in Cina e al miglioramento del business europeo. A dimostrare il positivo andamento sul fronte operativo sono i margini saliti a livello di gruppo dal 7,5 al 9,3%, un livello in linea con quanto registrato negli ultimi anni da case premium del calibro di Bmw , Audi o Mercedes. Solo in Nordamerica, dove l’ebit adjusted è cresciuto da 2,8 a 3,6 miliardi, il margine operativo è migliorato dal 10,5% al record post-bancarotta del 12,1% nonostante vendite sostanzialmente stabili e un costante calo della quota di mercato in Usa. L’Europa, grazie alla generale ripresa della domanda, è inoltre passata dal break-even di un anno fa a un utile operativo di 100 milioni di dollari, mentre stabile a 100 milioni è risultata la perdita in Sudamerica, regione da mesi penalizzata dalla crisi del mercato brasiliano. Infine GM International Operations ha visto l’utile operativo passare da 300 a 200 milioni con un calo compensato da un incremento di analogo ammontare in GM Financial a 300 milioni.

I risultati non possono che aumentare la credibilità dell’amministratore delegato Mary Barra e della sua strategia di focalizzazione sulla redditività più che sull’espansione delle vendite e delle quote di mercato. Barra, che negli Stati Uniti ha deciso di ridurre la dipendenza dal segmento a bassa marginalità delle flotte accettando così di vedere la propria quota calare in un mercato in continua espansione, sta dunque riuscendo a soddisfare le aspettative del mercato in particolare dopo avere risolto il problema dei maxi-richiami e cancellando una certa dose di scetticismo nei suoi confronti. «È stato un trimestre eccezionale per GM», ha dichiarato Barra. «I nostri risultati sono stati generati da forti vendite al dettaglio negli Stati Uniti, dal record di vendite in Cina e da una continua attenzione al miglioramento delle performance operative in tutto il mondo. Continueremo a concentrarci su una crescita redditizia e sullo sfruttamento della nostra esperienza tecnica per guidare il futuro della mobilità personale».
GM ha inoltre rivisto al rialzo le guidance per l’intero anno nonostante le incertezze generate dalla Brexit e dalle possibili ripercussioni su vendite e attività produttive in Regno Unito e sull’obiettivo di riportare il business europeo su una strada di redditività sostenibile e costante. Il potenziale impatto è stato quantificato in 400 milioni di dollari ma la casa di Detroit ha comunque alzato le stime di utili per il 2016 prevedendo un Eps adjusted tra 5,5 e 6 dollari e non più tra 5,25 e 5,75 dollari.