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 2016  giugno 30 Giovedì calendario

Cairo non può più rilanciare per Rcs, a meno che...

Piazza Affari, dopo un paio di sedute di bonaccia, ha ripreso a scommettere sulla ripresa delle ostilità su Rcs Mediagroup  tra la Cairo Communication  e la cordata composta dalla Investindustrial di Andrea Bonomi, Diego Della Valle, Mediobanca, Pirelli e UnipolSai. E così il valore delle azioni di via Rizzoli ha superato la soglia degli 0,8 euro (ultimo prezzo offerto da Bonomi&C) per assestarsi a 0,812 euro (+0,8%). Ma va detto che i volumi (4,4 milioni di titoli scambiati) sono inferiori alla media dell’ultimo mese (6 milioni) e che pure le adesioni alle due offerte sono scarse: 0,021% per l’ops della Cairo Communication; 0,016% per l’opa della cordata avversaria. Ma se il mercato attende una ennesima serie di rilanci -anche perché l’esperto indipendente nominato da Rcs, Roberto Tasca, ha individuato in 0,95 euro il valore delle azioni del gruppo ed Equita, advisor di Cairo ha fissato in 1,03 euro l’ultimo target price, non è detto che Cairo alzi ancora la posta.
L’editore piemontese ha tempo fino a domani sera. Ma secondo diverse fonti potrebbe fermarsi qua (offre 0,16 azioni Cairo Communication per ogni azione Rcs). Anche perché, con un ulteriore innalzamento dell’asticella, ipoteticamente a 0,19-0,2, Cairo rischierebbe di diluirsi eccessivamente nel capitale del gruppo che controlla al 72,87%, visto che già con l’offerta in corso potrebbe scendere al 37,76% (quota che risalirebbe al 54,82% in fatto di diritti di voto con l’applicazione del voto maggiorato). Tra l’altro il patron di La7 e del Torino Calcio sa che la cordata Bonomi&C non ha problemi di capitali e potrebbe rialzare la posta mettendo contanti a fronte di azioni. Di conseguenza, non effettuando un nuovo rilancio, che tra l’altro impedirebbe l’ennesima contromossa degli avversari, Cairo punterebbe a porre la questione solo dal punto di vista industriale e imprenditoriale proponendo la fusione tra le due società (si libererebbe automaticamente la cassa di 105 milioni della Cairo Communication), sulla razionalizzazione dei costi e sulle sinergie strutturali. Tanto più che in queste ultime sedute di borsa il titolo della sua azienda sta risalendo la china: ieri ha chiuso a 4,3 euro, +3,66%. Per cui potrebbe confidare anche sul solo valore del concambio.
Ieri, intanto, l’ad di Rcs Laura Cioli, a margine dell’assemblea Upa, ha fatto sapere che i risultati del primo semestre del gruppo «vanno bene, certamente meglio dell’anno scorso», e che «il business va avanti». Mentre Maurizio Costa, presidente del gruppo di via Rizzoli, della Fieg e consigliere di Mediobanca (membro della cordata e advisor della stessa), ha detto: «Non c’è nessun problema con il mio ruolo» in azienda. Infine, Uberto Fornara, ad della Cairo Communication, ha dichiarato: «manteniamo le previsioni del piano»; e «la pubblicità nel semestre è in crescita sia per la tv sia per i periodici».