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 2016  giugno 30 Giovedì calendario

La pista Isis sembra la più credibile per l’attentato di Istanbul

Il giorno dopo l’attacco suicida del commando composto da 7 persone (tre uccisi, tre in fuga e uno arrestato) che ha fatto ripiombare Istanbul nel terrore, si torna a volare all’aeroporto di Ataturk.
Il sangue è stato lavato e i detriti portati via a tempo di record, nella zona del terminal dei voli internazionali, dove uomini armati di pistole e kalashnikov e imbottiti di esplosivo, martedì sera alla 22.10, hanno sparato sulla polizia e sui viaggitori e poi quando si sono visti braccati si sono fatti esplodere. L’esecutivo turco ha deciso di riportare tutto alla normalità a tempo di record, per dimostrare che il Paese della Mezzaluna non ha paura.
Nel mirino ancora un volta c’è stato un aeroporto internazionale. Martedì sera lo scalo Ataturk di Istanbul è stato teatro di un triplice attentato kamikaze che ha ucciso, secondo l’ultimo bilancio, 42 persone, di cui 13 stranieri. Fra questi non figurano italiani. Altre 239 persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave. La Turchia ha decretato una giornata di lutto nazionale. Unanime la condanna internazionale, da Bruxelles, dove al momento dell’attacco si svolgeva il vertice dei leader europei, fino a Washington e Mosca. Il traffico aereo ieri mattina ha cominciato lentamente a riprendere.
Il premier turco Binali Yildirim ha puntato il dito contro lo Stato islamico: «In base alle nostre informazioni – ha detto dal luogo dell’attentato – gli indizi convergono su Daesh» (acronimo arabo di Isis). I tre kamikaze erano arrivati all’aeroporto, che si trova sulla sponda europea della megalopoli ed è uno dei più frequentati d’Europa, a bordo di un taxi come è avvenuto nell’attentato all’aeroporto di Bruxelles.
In alcune immagini registrate dalle telecamere di sicurezza si osserva uno dei kamikaze fuggire dalla polizia, facendosi poi esplodere dopo essere rimasto a terra, ferito. Altri testimoni hanno affermato che altri due attentatori si sono fatti saltare in aria al terminal dei voli internazionali.
Nella notte 49 ambulanze hanno trasportato i feriti principalmente in tre ospedali situati nei pressi dell’aeroporto. Yildirim ha sottolineato che è «significativo» che l’attacco terroristico sia avvenuto in concomitanza con i passi di riconciliazione avviati dalla Turchia con Israele e la Russia in questi ultimi giorni. Un giornalista turco della Dogan tv ha detto che l’intelligence turca aveva avvisato una ventina di giorni fa del rischio di un attacco all’aeroporto di Istanbul.