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 2016  giugno 28 Martedì calendario

Gli irlandesi del Nord che chiedono il passaporto alla Repubblica d’Irlanda pur di rimanere in Europa

La via pacifica degli irlandesi del Nord per rimanere in Europa e avere libero accesso alle frontiere dei 28 Paesi passa per gli uffici postali. 
Basta reclamare la cittadinanza della Repubblica d’Irlanda, visto che è un loro diritto avere due passaporti. Ma fino ad ora, tutti sotto l’ombrello europeo, non era necessario almeno per chi non ne faceva una questione ideologica e di appartenenza. Da venerdì scorso, però, le cose sono cambiate e adesso all’ufficio centrale della posta di Belfast c’è la fila e i moduli per fare richiesta sono finiti. Colpa anche di un tweet di Ian Paisley jr, deputato del Dup (partito unionista democratico), uno dei più forti sostenitori della campagna del Leave, che adesso ai suoi connazionali dice: «Il mio consiglio è che se avete i requisiti per avere un secondo passaporto, prendetelo». Della serie: poche idee ma confuse.
Bizzarro, da un politico che ha speso la sua faccia nella campagna per abbandonare l’Europa sostenendo che sarebbe stato meglio, con lo slogan: «Riprendiamoci il controllo». 
Negli ultimi 10 anni quasi 100 mila persone nate nel Nord dell’Irlanda hanno ricevuto il loro passaporto repubblicano, si legge sul «Belfast Telegraph». E un censimento del 2011 ha rivelato che il 25 per cento degli irlandesi del Nord si sente unicamente irlandese. E le tante bandiere tricolore repubblicane che sventolano dalle finestre di Belfast ne sono una conferma.
Dal ministero degli Affari Esteri di Dublino fanno sapere che per i cittadini irlandesi nati nell’isola e per chi richiede la cittadinanza grazie a un genitore o ai nonni irlandesi, nulla è cambiato. E questo vuol dire che le porte sono aperte anche per i delusi sostenitori del Leave che vivono nel resto della Gran Bretagna, a patto che nel loro albero genealogico, in linea diretta, ci sia qualcuno nato sull’isola. AAA nonno irlandese cercasi. E così anche a Londra, inizia il pellegrinaggio alle poste per chiedere i moduli. 
Qualcuno lungimirante si è mosso per tempo visto che a marzo, fanno sapere al dipartimento irlandese per gli Affari Esteri, c’è stato un aumento del 33 per cento nelle richieste. E quando venerdì si è avuta la certezza del «Leave» tutti su Google ad informarsi su: «Irish passports», passaporti irlandesi e «moving to Ireland», trasferirsi in Irlanda.
Intanto montano le istanze indipendentiste. Martin Mc Guinness, vice primo ministro dell’Irlanda del Nord, appartenente allo Sinn Fein, insiste sulla necessità di un referendum per la riunificazione visto che «il governo inglese ha perso ogni mandato di rappresentare gli interessi economici e politici della gente» che qui ha votato in maggioranza per il «Remain». Nel frattempo un passaporto della Repubblica d’Irlanda aiuta a mantenere la calma.