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 2016  giugno 28 Martedì calendario

Su Brexit Merkel, Hollande e Renzi non vogliono perdere tempo

«Non abbiamo tempo da perdere», scrivono Angela Merkel, François Hollande e Matteo Renzi nella dichiarazione congiunta diffusa a margine del vertice a tre organizzato ieri sera a Berlino per trovare una risposta comune allo shock seguito al Brexit. Una risposta che passa attraverso tre settori su cui la cancelliera tedesca, il presidente francese e il premier italiano propongono di concentrarsi in modo prioritario nei prossimi mesi per dare nuovo slancio all’Unione europea: sicurezza interna ed esterna, con particolare riguardo alla protezione delle frontiere esterne, alla lotta al terrorismo e al rafforzamento della politica estera, di difesa e di sicurezza comune; crescita e coesione sociale; programmi ambiziosi a favore dei giovani. «Abbiamo bisogno di più crescita per combattere la disoccupazione e creare posti di lavoro, soprattutto per i giovani, abbiamo bisogno di più investimenti», e serviranno «ulteriori passi» nell’Eurozona per «rafforzare la crescita, la competitività, l’occupazione e la convergenza anche nel campo sociale e fiscale».
Germania, Francia e Italia proporranno ai capi di Stato e di governo riuniti oggi e domani «di mettere in moto un processo sulla base di una tabella di marcia concreta e di precisi impegni»». Una tabella che prevede di discutere a settembre a livello di capi di Stato e di governo le priorità da affrontare insieme e di concordare progetti da realizzare nei prossimi sei mesi sul fronte di crescita e sicurezza. «Siamo fiduciosi che l’Unione europea sia abbastanza forte per dare le risposte giuste», si legge nella dichiarazione. Per dirla con Merkel in conferenza stampa: proporremo ai nostri colleghi di dare «un nuovo impulso» al lavoro della Ue, occorre agire uniti ed evitare di rafforzare le spinte centrifughe.
Ad ascoltare le dichiarazioni rilasciate dai tre in cancelleria a Berlino prima del loro incontro, emergono in realtà sfumature differenti sulla marcia da ingranare nel dopo-Brexit. «Non dobbiamo perdere tempo, perché non c’è niente di peggio dell’incertezza, che conduce spesso a comportamenti politici irrazionali, che a loro volta comportano problemi finanziari altrettanto irrazionali», spiega Hollande. La notifica da parte della Gran Bretagna dovrebbe avvenire «al più presto» e su quella base si agirà secondo le procedure previste dall’articolo 50, aggiunge. «Non dobbiamo perdere neanche un minuto», ribadisce Renzi, «questo è un tempo propizio per una nuova pagina della Ue». E Merkel? Resta su una linea più moderata: dobbiamo restare il meno possibile nell’incertezza, ma questa è una fase di grandi discussioni in Gran Bretagna, «adesso aspettiamo con calma». Nel pomeriggio, poco prima di incontrare il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, la cancelliera era stata ancora più chiara: non possiamo permetterci una lunga impasse, tuttavia comprendo il fatto che Londra abbia bisogno adesso di un certo tempo per analizzare la situazione, aveva spiegato. Una posizione che la pone tra l’altro in disaccordo coi suoi stessi alleati socialdemocratici, favorevoli ad accelerare il passo. Su un punto c’è sintonia piena tra la cancelliera, il presidente francese e il premier italiano: non ci saranno colloqui formali o informali con la Gran Bretagna sulla sua uscita dalla Ue prima che Londra abbia depositato una richiesta ufficiale.
I tre smentiscono infine che il formato rappresenti un nuovo direttorio. La Ue, precisa Renzi, «non ha un direttorio».