Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  giugno 28 Martedì calendario

Mercurio, è iniziata molto bene la caccia al ladro d’auto. È record di bande criminali sgominate, con 16 arresti e 83 denunce, e restituzione ai legittimi proprietari di 411 veicoli in sole 72 ore

Centotre questure coinvolte, 2.012 equipaggi impiegati al giorno per un totale di 4.500 dipendenti e un milione di controlli. Il tutto in sole 72 ore per dare una possente spallata al mondo dei furti d’auto. L’operazione Safety car della polizia è la più grande di sempre contro ladri e rapinatori di vetture. E, per la prima volta, è sceso in campo Mercurio, l’innovativo sistema di controllo elettronico montato su mille macchine.
«È un’operazione che definiamo “ad alto impatto”— spiega Vittorio Rizzi, neo direttore centrale Anticrimine della polizia di Stato – che risponde a una logica precisa, nata nell’ambito di strategie volute dal ministro e dal capo della polizia per contrastare reati che determinano grande allarme sociale». Il risultato è stato straordinario: record di bande criminali sgominate, con 16 arresti e 83 denunce, e restituzione ai legittimi proprietari di 411 veicoli. Un successo prevedibile poiché in 24 ore sono stati fatti controlli 25 volte superiori a quelli svolti in una giornata media in tutta Italia.
Le città dove sono state recuperate più auto rubate sono Napoli, Milano, Roma e Bari, mentre la maggior parte dei ritrovamenti è avvenuta in parcheggi pubblici. Due i casi più curiosi: il ciclomotore Yamaha Mbk 50 recuperato a nove anni dal furto e la macchina rubata alle Suore di Carità dell’Immacolata, che hanno ringraziato gli agenti con una benedizione.
Di questo passo, però, ad avere bisogno di benedizioni saranno i malviventi: «Safety car – continua Rizzi – è solo il primo tassello di un percorso di strategie ad alto impatto sulle bande criminali. Oggi, infatti, c’è una tale diversificazione di obiettivi che è bene concentrarsi su un target per volta. Mettendo in campo un potenziale enorme».
Lo stesso sistema Mercurio può essere funzionale anche in altri campi, come quello delle frodi assicurative visto che, nonostante tutto, continuiamo ad avere circa tre milioni di auto che circolano senza copertura. «Quella messa in campo dalla Polizia – spiega Umberto Guidoni, responsabile del servizio auto dell’Ania, l’associazione imprese assicuratrici – è un’iniziativa molto importante per il settore. Una maggiore rapidità nel recupero dei veicoli rubati può aiutare a ridurre i costi del sistema, andando ad influire in modo positivo per l’utente sulle clausole accessorie. Senza contare che, se Mercurio fosse utilizzato anche per scovare chi viaggia senza assicurazione, ne gioverebbe la lotta all’evasione RcAuto e aumenterebbe la sicurezza sulle strade».
Di certo, il potenziale d’intervento di Mercurio è ancora enorme. Basti pensare che, dall’inizio dell’anno, sono stati fatti 3,5 milioni di controlli automatizzati: invece con Safety car ne è stato realizzato un milione in tre giorni. Di segnali “forti” di presenza sul territorio quindi se ne potranno dare ancora molti.
L’operazione appena conclusa ha dato prova della collaborazione fra il Servizio controllo del territorio della Direzione centrale anticrimine, le 103 questure e i nuclei dei Reparti prevenzione crimine, oltre a Polizia stradale e Polizia di frontiera. Il tutto supportato, nella fase di individuazione degli obiettivi, dagli uffici investigativi delle Squadre mobili, e in fase esecutiva dai gabinetti della Scientifica per rilevare impronte digitali e tracce biologiche nelle macchine recuperate.