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 2016  giugno 27 Lunedì calendario

La Spagna senza maggioranza • La Scozia proverà a fermare la Brexit • Hollande e Renzi da Merkel • Il Papa: la Chiesa chieda scusa ai gay • Inaugurato il nuovo canale di Panama • Sorpreso nel sonno il boss della ’ndrangheta latitante da venti anni

 

Spagna Le elezioni in Spagna — dopo sei mesi dal precedente voto che non aveva portato a nessun governo — si chiudono, anche questa volta, con un risultato che rende difficile formare un esecutivo. I popolari crescono e restano il primo partito (avevano 123 seggi, ne hanno 137). I socialisti si confermano come seconda forza. Podemos, contro le previsioni di tutti i sondaggi, non sfonda. La soglia di 176 deputati necessari per la maggioranza resta anche per il Pp un miraggio. Deve trovare alleati. La maggioranza più solida sarebbe la grande coalizione alla tedesca, Pp più Psoe. Mariano Rajoy la offre dal 21 dicembre (quando si tennero elezioni generali da cui non uscì alcun governo ) e continua a offrirla. Tocca ai socialisti decidere (Nicastro, Cds).

Brexit 1 La Scozia proverà a fermare la Brexit. Sono le intenzioni di Nicola Sturgeon, capo del Snp, il partito indipendentista scozzese, che ha detto che chiederà ai deputati di Holyrood di votare contro la legge che dà luce verde alla Brexit. Una mossa, ha spiegato, che serve per difendere «gli interessi scozzesi che con l’uscita del Regno Unito dalla Ue sono minacciati». Il piano della Sturgeon da un punto di vista strettamente legislativo non ha però alcun appiglio. Sia fonti di Bruxelles, sia Adam Tomkins, costituzionalista e deputato conservatore, confermano che il Parlamento di Holyrood non ha il potere di porre veti e di impedire al Regno Unito di uscire dalla Ue. Il primato di Westminster sulle assemblee locali è in questo caso assoluto. Ciò che la Scozia ha invece diritto di fare è fermare l’approvazione di quelle leggi legate alla Devolution (il trasferimento di competenze e quattrini da Londra) che verrebbe depotenziata in caso di Brexit. Si aprirebbe così un conflitto costituzionale interno al Regno Unito fra Londra ed Edimburgo, secondo qualcuno il vero obiettivo della Sturgeon, e a quel punto gli scozzesi potrebbero chiedere un nuovo referendum sull’indipendenza dopo quello del 2014 (Simoni, Sta).

Brexit 2 Non c’è solo la Scozia che tenta una via per impedire che la Brexit diventi realtà. Vi sono altre opzioni che lentamente stanno facendo capolino. La petizione online per un referendum bis con nuove regole (60% di consensi a affluenza al 75%) ha raggiunto i 3,3 milioni di firme. Il «Daily Telegraph» ha evidenziato anomalie sottolineando che ben 30mila venivano dal Vaticano e centinaia dalla Nord Corea. Ma i numeri restano comunque imponenti.

Vertice Matteo Renzi oggi pomeriggio arriverà alla Cancelleria di Berlino per il vertice con Angela Merkel e Francois Hollande chiamato a dare una risposta europea al Brexit. I tre leader dovranno indicare la strada all’Unione agli altri capi di Stato e di governo che si riuniranno domani a Bruxelles nel primo vertice a 27 dopo il referendum vinto dal Leave. Cameron, il ventottesimo leader, arriverà nella capitale belga solo per spiegare il risultato del voto che ha terremotato l’Europa, quindi tornerà a Londra senza presentare la richiesta formale di uscire dall’Unione, intenzionato ad attendere che i tories nominino il suo successore (a ottobre). Renzi e Hollande presseranno Merkel sull’economia, su un forte rilancio degli investimenti per spingere la crescita, ma il risultato è incerto. Sui migranti saranno Merkel e Renzi a spingere su Hollande. Tra l’altro Roma e Parigi per dare un futuro alla Ue vorrebbero aprire alla possibilità che un gruppo di paesi vada avanti nell’integrazione su temi specifici, l’Europa a due velocità, mentre Merkel non sembra volerne sapere, Ci sono poi tempi e modi dell’uscita di Londra: per scoraggiare altri paesi al divorzio, le istituzioni Ue e diversi governi, tra cui quello francese e italiano, pressano Cameron perché attivi subito le pratiche per l’addio (che vogliono duro). Merkel è più cauta, non vuole punire il terzo partner commerciale della Germania, convinta poi che la Ue non possa rinunciare a forti rapporti politici, economici e militari con Londra, partner cruciale della Nato. Il presidente della Commissione, Juncker, per questo non è stato invitato a Berlino, mentre ci sarà il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. Merkel vuole infatti che sia il polacco, e non la Commissione come vorrebbe la logica, a negoziare il Brexit, così da rendere le trattative lente e morbide. Parlando al Tg1, Renzi ha escluso rischi per l’Italia: «Comunque, governo e istituzioni Ue sono pronti a intervenire». Sui tempi del Brexit, ha affermato che «la partita è finita, si volta pagina, non possiamo stare un altro anno a discutere dell’uscita». Quanto al rilancio dell’Ue, per Renzi «è ora di voltare pagina, gli italiani lo chiedono, spero francesi e tedeschi ci seguano» (D’Argenio e Mastrobuoni, Rep)

Francesco In volo dall’Armenia, papa Francesco ha detto fra l’altro: «Continuo a sostenere che gli omosessuali non vadano discriminati, ma accompagnati pastoralmente. La domanda è: se una persona è in quella condizione, e ha buone intenzioni, cerca Dio, chi siamo noi per giudicare? Credo che la Chiesa debba chiedere scusa ai gay per come sono stati trattati, ai poveri, alle donne stuprate. Perdono perché abbiamo benedetto tante armi. Perdono, Signore. Questa è una parola che dimentichiamo tanto» (Ansaldo, Rep). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Panama Il presidente di Panama, Juan Carlos Varela, ieri ha inaugurato il nuovo canale, o meglio quella terza corsia tra Pacifico e Atlantico che ora permette il transito anche alle navi NeoPanamax, i giganti del mare finora costretti a circumnavigare il Sudamerica o ad allungare fino a Suez. Le autorità dicono che ci sono «già 166 prenotazioni per la nuova corsia» e a pieno regime da qui passeranno 15 navi al giorno. La prima è stata la Cosco Shipping Panama — cinese— un gigante di ferro lungo 300 metri, capace di trasportare un carico tre volte superiore a quello dei mercantili che transitano da oltre un secolo per il «vecchio» canale. Alle prime luci dell’alba, il capitano panamense Peter Pusztai ne ha preso la guida all’imbocco sull’Atlantico e l’ha condotta oltre la prima chiusa di Agua Clara (Gandolfi, Cds).

’Ndrangheta Ernesto Fazzalari, 46 anni, arrestato ieri dopo vent’anni di latitanza (era il secondo ricercato per importanza, dopo Matteo Messina Denaro). Il suo nome era legato alla strage del Venerdì Santo del 1991. Quel giorno nella piazza di Taurianova, nello scontro tra clan di ‘ndrangheta, Fazzalari ,killer al servizio della famiglia Zagari-Viola, uccise due avversari storici legati al clan Asciutto-Neri, i fratelli Giovanni e Giuseppe Grimaldi. A quest’ultimo, ancora agonizzante, Fazzalari staccò la testa con un machete lanciandola in aria, mentre un altro killer la prese di mira colpendola come fosse un tiro al piccione. Da quel giorno di Ernesto Fazzalari, condannato nel 1996 nell’ambito dell’operazione Taurus per omicidio e associazione a delinquere, si persero le tracce. I carabinieri l’hanno scovato mentre dormiva, all’alba, a Molochio, vicino a Taurianova. Era in compagnia di una donna di 41 anni, arrestata anche lei. Non ha opposto resistenza e si è fatto ammanettare (Macrì, Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)