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 2016  giugno 25 Sabato calendario

La relazione tra la professoressa quarantenne e l’allieva quindicenne. Scandalo a Grosseto

La professoressa quarantenne e l’allieva quindicenne. Si frequenterebbero, si scambierebbero sms e secondo alcuni avrebbero una relazione. Nessuna violenza, nessuna costruzione e nessun episodio di stalking, solo un rapporto tra una persona maggiorenne e una che ancora non ha compiuto 16 anni e quindi il sospetto che sia stato commesso un reato, quello di atti sessuali con minore.
Nella scuola superiore della provincia di Grosseto la voce della love story girava ormai da alcuni mesi, addirittura dalla fine dell’anno scorso. Discorsi tra un banco e l’altro, mezze frasi scambiate tra i ragazzi durante la ricreazione. Quando però uno dei genitori della studentessa ha sentito quei pettegolezzi e ascoltato alcuni racconti della figlia, si è insospettito e ha fatto una segnalazione ai carabinieri. A quel punto è stata avviata un’indagine. Il pubblico ministero della procura di Grosseto, Alessandro Leopizzi, lavora cercando di mantenere la massima riservatezza, vista l’età di una delle protagoniste di questa storia e visto anche il contesto in cui si svolge l’inchiesta. Il magistrato toscano cerca di capire quale tipo di relazione ci sia realmente tra insegnante e alunna e in particolare se ci siano stati dei rapporti sessuali, che appunto configurerebbero il reato.Quello che già adesso gli inquirenti sono in grado di escludere, è che ci sia stata una costrizione nei confronti della quindicenne: il rapporto, di qualunque tipo sia stato, anche solo un’amicizia un po’ stretta, era comunque consensuale.
Il genitore della ragazza ha riferito i suoi sospetti riguardo ai racconti fatti dalla figlia anche alla dirigente scolastica. L’insegnante così è stata sospesa per una settimana in via cautelativa, da alcuni mesi è rientrata regolarmente in servizio nell’istituto superiore.Il lavoro della procura intanto va avanti, è stata ascoltata la quindicenne nel corso di un incidente probatorio davanti al Giudice delle indagini preliminari. Anche altri studenti sono stati o saranno sentiti per riuscire a ricostruire cosa è successo. Si parlerà anche con alcuni conoscenti della professoressa, che è originaria di Napoli. Inoltre circa un mese fa è stata disposta una consulenza per chiarire l’attendibilità della studentessa. La donna accusata si difende negando tutte le accuse che vengono avanzate, come dice il suo avvocato Dario Carmine Procentese.
Anche se la relazione è consenziente, il codice penale prevede sussista un reato di atti sessuali con minore quando c’è un rapporto tra un maggiorenne e una persona che non ha compiuto i 14 anni. L’età è alzata a 16 anni nel caso in cui, tra l’altro «il colpevole sia (...) persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato». La pena prevista dal codice va dai 3 ai 6 anni di reclusione.