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 2016  maggio 31 Martedì calendario

Una giornata di pioggia e divagazioni al Roland Garros

È piovuto tutto il giorno, e per la terza volta i match del Roland Garros, iniziato nel 1925, sono stati rinviati al giorno seguente. Era accaduto nel 1930, e nel 2010. Dovevo nascere, nel luglio del 1930, e papà suggerì al ginecologo di impedire alla mamma di raggiungere il Roland Garros. Non si seppe mai se avesse trascorso il soggiorno di appassionato spettatore anche alle Folies Bergeres.
Nel 2000 ero già abbastanza grande per restare perplesso alla divulgazione del Terzo Segreto di Fatima, e meno sorpreso per la seconda vittoria di quel grande terraiolo sorridente di Gustavo Kuerten. Siamo qui tutti, in sala stampa, a chiederci cosa scrivere. D’improvviso, viene in mente a un blogger, ormai la maggioranza, che stasera è la serata del premio Philippe Chatrier e un paio di televisivi disperati giungono a rivolgermi domande.
Lo conoscevo, quello che fu il Presidente della Federazione Internazionale, dopo esser stato n. 3 di Francia e giornalista? Ero addirittura riuscito a batterlo e, insieme, avevamo giocato una stagione in doppio. Avevamo, anche, fondato un’alleanza franco- italiana che si chiamò Amici del Tennis e che conquistò la federazione francese, mentre tali Stante, De Vecchi, Tommasi e Clerici fallirono simile operazione con la Fit di allora, rifiutandosi di dividerne la complicità. Divago, mi fa notare un vicino di banco, secondo la definizione di Dottor Divago che mi diede Tommasi. Che premi verranno dunque assegnati, martedì sera, nel nome di Chatrier? I due maggiori premi saranno offerti a Serena Williams e a Nole Djokovic. Qui, a Roland, come lo chiamano familiarmente i francesi, i due premiati del 2015 sono non solo in corsa, ma favoriti nel singolare. Serena ha battuto nei suoi tre turni tali Rybarikova e Pereira, smarrendo in tutto 5 games, mentre ha faticato, come ho puntualmente annotato, contro Kristina Mladenovic, francese grazie allo ius soli, per 6-4, 7-6. Presenziando a questa partita ci si domandava, come l’anno passato, se Serena fosse in grado, se non proprio di raggiungere il Grand Slam inibito dalla sconfitta in finale a Melbourne dalla Kerber, di appropriarsi dei prossimi tre Slam. Nonostante l’abbia ammirata vincitrice a Roma, nutro qualche dubbio, lo stesso che mi visitò il giorno della sua sconfitta contro l’incredibile Vinci dello US Open. Ormai abituale cliente del coach francese Mouratoglou, Serena ha adottato un tennis complementare ai suoi 34 anni, ma non sempre possibile da attuare. Colpisce, cioè, ogni palla per segnare il punto, una tattica che lascia il sospetto di non poter far fronte ad un normale impegno podistico. Non so se il suo trionfante coach si sia mai spinto alla lettura dell’indimenticabile Big Bill Tilden (appena rieditato in Italia da Luca Bottazzi), ma simile riflessione gli avrebbe suggerito i dubbi che non sembra aver trasmesso alla sua assistita. Il premio maschile verrà assegnato a Nole Djokovic, e anche qui mi domando se il fenomeno sarà in grado di raggiungere il poker, finora realizzato da due altri maschi (Budge e Laver due volte) e ben tre ladies (Court-Smith, Connolly, Graf). Ricordo, di passata, che la vicenda denominata Grand Slam nel 1933 dal mio amico Allison Danzig del Brooklyn Eagles, il giorno in cui l’australiano Crawford non riuscì a battere il britannico Perry e ad attribuirsi così i 4 Grandi Tornei, è viziata dal tardo inizio del professionismo, nel 1968. Simile vicenda impedì probabilmente a Laver, tagliato fuori come professionista per 20 tornei, di raggiungere una terza corona, così come ad altri, come Rosewall (8 tornei Slam) di raggiungere almeno un Grand, in 47 assenze.
E Diokovic? L’anno passato quel fenomeno atletico e insieme tennista pensante, raggiunse tre quarti di Slam. Cedendo a un Wawrinka infuocato qui a Parigi. Quest’anno Nole, intoccabile sino all’inizio del Tour Rosso, ha avuto due improvvise assenze a Montecarlo e Roma. L’ostacolo di Parigi, forse il più duro, dipenderà anche dalla programmazione alla quale ci costringerà la pioggia. Match di 3 su 5, senza la successiva giornata di riposo, divengono impervi. Nole potrebbe soffrire un turno di riposo ritardato nei confronti di altri tennisti.
Lo posso immaginare vincitore se Giove e il Meteo gli saranno favorevoli. Non è un pronostico che posso permettermi, dunque.