Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  maggio 29 Domenica calendario

Johnny Deep ha picchiato sua moglie e lei ha chiesto il divorzio. La giovane Amber si è stufata di vestire i panni della crocerossina di un uomo drogato e ubriacone, anche se è il pirata dei Caraibi

C’è già chi punta il dito contro il tempismo imperfetto: la richiesta di divorzio tre giorni dopo la morte della madre di lui. C’è già chi fa i conti con la calcolatrice in mano: lui ha un patrimonio da 400 milioni di dollari e non aveva fatto un accordo prenuziale. C’è già chi dice che la foto di lei con un livido sotto l’occhio destro è un insulto alle vere vittime di violenza. Ma la verità vera, piaccia o no, è che Amber Heard, fresca (abbastanza) moglie di Johnny Depp, dopo quindici mesi di matrimonio ha avuto il coraggio di chiedere il divorzio e ora se ne infischia se lui è il pirata dei Caraibi più celebre al mondo. Amber, trent’anni e trentuno film, non ci sta a vestire i panni della crocerossina con un uomo drogato e ubriacone, ricchissimo e famosissimo. Non è stata a piangere al telefono con l’amica del cuore per farsi convincere a riprenderlo in casa (la casa di lui, d’accordo) dopo che sabato scorso le aveva scagliato contro un telefonino in faccia come neanche un lanciatore di baseball. Ha messo insieme le giornate no e ha detto che non voleva trasformare la sua storia in una sceneggiata hollywoodiana, perché lei è Amber Heard, non Liz Taylor, e suo marito non è Richard Burton (ammesso che siano un modello da seguire). Dopo l’aggressione di sabato lei si è presentata in Tribunale mostrando i lividi e chiedendo un’ordinanza restrittiva nei confronti del coniuge con l’accusa di violenza domestica (è stata accolta: lui deve mantenere una distanza di cento metri fino alla prossima udienza di giugno). Al netto degli interessi economici (e ci sono) e pur sempre con il beneficio del dubbio (l’attore è difeso dal mastino divorzista Laura Wasser), la buona notizia è che una giovane moglie ha detto basta, prima che la sua vita si trasformasse in un brutto film già visto. Altre grandissime ci sono riuscite, ma c’è voluto tempo. Carré Otis ci ha quasi rimesso la salute prima di lasciare Mickey Rourke. L’immensa Tina Turner ha piantato il marito e sodale Ike dopo sedici anni di matrimonio. Rihanna ha fatto in fretta, e come non avrebbe potuto, dopo la pubblicazione dell’immagine odiosa che mostrava in che modo Chris Brown le aveva cambiato letteralmente i connotati a suon di pugni e schiaffi la sera prima dei Grammy Awards. Ma l’anno scorso a Vanity Fair ha riconosciuto: «Che errore pensare di poterlo cambiare, finisci per crederti un angelo custode del tuo compagno». A noi, adesso, manca la versione di Johnny. Il suo portavoce dice soltanto: «Data la brevità del matrimonio e la recente perdita di sua madre, Depp non risponderà a nessun gossip, informazione errata o bugia sulla sua vita privata».