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 2016  maggio 06 Venerdì calendario

L’ultrà, le ex soubrette, le trans e le due Mussolini. Tutti i volti più o meno noti nei 1.300 Comuni alle urne. Dal Cruciverbone di Domenica In alla politica il passo è breve

C’è l’ultrà granata con il Daspo, il burattinaio e la candidata che sbaglia i manifesti. L’ex soubrette, le trans e le due Mussolini. Da sempre le liste elettorali sono un caleidoscopio di situazioni e personaggi e quelle delle prossime amministrative non fanno eccezione. Domani a mezzogiorno scadono i termini per presentarle negli oltre 1300 comuni che andranno al voto il 5 giugno. In particolare, nelle città più grandi, oltre ai nomi noti della politica spiccano molti illustri sconosciuti al loro debutto. Come a Torino, dove, se si esclude la ricandidatura di Piero Fassino, troviamo tra i “famosi” altri due ex parlamentari come Osvaldo Napoli, ex vicepresidente della Camera di Forza Italia, e Roberto Rosso, ex deputato azzurro e per breve tempo vice di Roberto Cota alla Regione Piemonte. Mentre ci prova per la prima volta in una lista di centrodestra Lorenzo Vetrano, un ultrà del Toro con un Daspo di otto anni, meritato dopo una zuffa con i tifosi della Roma. Ma la città della Mole si distingue anche per la “corsa dei presidi”: sono almeno cinque i dirigenti scolastici, fra cui Lorenza Patriarca – a capo del centralissimo istituto Tommaseo – che correranno per il centrosinistra.
A Roma duello in famiglia fra le due nipoti del Duce: l’eurodeputata Alessandra Mussolini, che guiderà la lista di Forza Italia a sostegno di Alfio Marchini, e sua sorella – solo per parte di padre – Rachele, che invece correrà per Giorgia Meloni.
Dal Cruciverbone di Domenica In alla politica il passo è breve: l’ex soubrette della Rai Simona Tagli è candidata a Milano con Fratelli d’Italia e con uno slogan controcorrente: «Meno piste ciclabili». Con Forza Italia scende in campo Francesco Sicignano, il 65enne che sette mesi fa freddò un rapinatore nella sua villetta a Vaprio D’Adda. E Daniele Massaro, ex calciatore del Milan. Per il Pd ritorna Milly Moratti e arriva Sumaya- Abdel-Qader, accusata dalla destra di simpatizzare per i Fratelli musulmani.
A Napoli Luigi De Magistris punta al bis e arruola nella sua lista Gabriele Mundo e Luigi Zimbaldi, entrambi eletti cinque anni fa nelle file del centrodestra e poi diventati fedeli stampelle della sua maggioranza. Inoltre in ogni municipalità del capoluogo partenopeo ci sarà almeno un rappresentante della comunità Lgbt, fra cui le trans Rosa Rubino e Daniela Falanga. E non mancano gli artisti come Bruno Leone, attore e burattinaio di Pulcinella. Tra i sostenitori del candidato di centrodestra Gianni Lettieri troviamo invece Marco Nonno, ex An, condannato in primo grado a otto anni per devastazione dopo le proteste contro la discarica di Pianura. E ammiratore di Mussolini, che ha definito «il più grande statista del ‘900».
Nessun vip a Bologna, ma qualche curiosa omonimia. Madornale poi l’errore di Giulia Di Girolamo, trentenne precaria e capolista per il Pd, i cui manifesti elettorali sono usciti con la data del voto sbagliata (5 e 6 giugno invece che solo il 5 giugno). Forte nelle liste di sinistra la presenza di stranieri, soprattutto romeni. Record, infine, per Paolo De Fraia, candidato ultracattolico e antiabortista che faceva campagna su Facebook contro la stepchild adoption: è rimasto nella lista dem meno di 24 ore. «Incompatibile con le nostre idee», ha dichiarato il Pd bolognese, che ha ammesso di non avere controllato il profilo social del candidato.