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 2016  maggio 03 Martedì calendario

Le case di Berlino non si possono più affittare ai turisti

Achtung, attenzione, dal 1° maggio a Berlino si cambia: divieto assoluto di affittare a breve termine ai turisti, a meno che non si sia già in possesso di una speciale autorizzazione del municipio. Gli italiani, che in questi anni hanno investito nella capitale acquistando piccoli appartamenti, affidati di solito ad agenzie specializzate che ne curano la gestione affittandoli per pochi giorni ai visitatori, non si illudano di poter sfuggire al controllo: rischiano una multa fino a centomila euro.

E se non pagano, l’alloggio, di solito un paio di stanze con i servizi, verrà confiscato. Fino a marzo la multa proposta era di 50 mila euro, si è deciso di raddoppiare. Qualche politico aveva proposto una stangata fino a mezzo milione di euro. Populismo? In alcuni quartieri, cresce l’insofferenza dei berlinesi verso i turisti (non nei confronti degli stranieri residenti), a loro sono desinati gli alloggi di piccolo taglio ricercati dalle giovani coppie, fanno salire gli affitti, e disturbano. Poco importa se contribuiscono a sollevare l’economia di una metropoli dove uno su cinque sopravvive con l’assegno sociale.
In Germania il reciproco controllo sociale è forte: se si butta l’immondizia a casaccio, senza rispettare la divisione bidone per bidone, il vicino ti rimprovera, se insisti ti denuncia alla Müllpolizei, alla polizia della spazzatura. Però, di solito, è anche pronto ad aiutarti in caso di bisogno. I tedeschi probi cittadini o tutti spioni? Ognuno la pensi come vuole. Se notano un via vai di gente con valige nel vostro appartamento, vi denunciano. Gli italiani non dovrebbero fidarsi soprattutto dei connazionali che hanno aperto agenzie immobiliari nella metropoli prussiana. Sono quasi tutti affidabili, ma c’è qualche pecora nera. Meglio non credere ciecamente alle loro assicurazioni.
A Roma, nel mio complesso, una volta tranquillissimo, ma troppo vicino a Trastevere, i b&b sono quattro o cinque. Tutti senza permesso, secondo l’amministratore. Giungono gli americani, convinti di trovarsi nella Roma di Fellini, bevono pessimo vino e cantano O’Sole mio in texano fino all’alba. Se protesti, i vigili si mettono a ridere. A Berlino non esistono i vigili urbani, ma la Polizei arriva in pochi minuti. La legge teutonica, tuttavia, non è chiara: è permesso affittare una camera, o anche due, se il proprietario rimane nell’appartamento. Ma come regolarsi se si affitta agli amici mentre si è a propria volta in vacanza? Non si sa bene. I clienti in appartamenti abusivi non rischiano alcuna multa, e molti quartieri (sono indipendenti come a Parigi) promettono di chiudere un occhio per il momento: se si chiede il permesso, si può affittare in attesa del controllo e della possibile autorizzazione. Altri sono più severi.
Berlino è in pieno boom, edilizio e turistico. I visitatori hanno superato quelli della città eterna, e ogni settimana si inaugura un nuovo albergo. Ma gli hotel protestano per la concorrenza abusiva dei b&b, protestano i condomini, e si allarmano i funzionari del municipio: spesso le condizioni igieniche degli appartamenti per le vacanze lasciano a desiderare. Gli italiani che hanno investito a Berlino in passato non dovrebbero avere preoccupazioni: un appartamento di 50-60 mq ha triplicato il suo prezzo in dieci anni, da 60 mila a 180 mila euro in media. Nei giorni scorsi è stato raggiunto un record: 19 mila euro a mq per un appartamento in pieno centro. In rapporto, sale anche il vostro in periferia.
Si costruisce ma non abbastanza: in cinque anni, contro 150 mila nuovi arrivi solo 18 mila hanno trovato casa. Nello stesso periodo gli affitti sono saliti del 32%. Perché non affittare a una giovane coppia tedesca? Ci sono cento pretendenti per ogni inserzione di un piccolo alloggio. Si specula meno sul turismo ma si ha un introito sicuro: chi non paga viene sfrattato in pochi mesi. A chi non può pagare pensa il municipio, affittate al sindaco, in base ai prezzi di mercato, e state tranquilli.