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 2016  aprile 30 Sabato calendario

Vanessa Incontrada, eroina contemporanea

Lanciata dal bonario sorriso di Don Matteo, grazie a un rassicurante crossover in chiusura della puntata finale della decima stagione del prete-detective, ha preso il via «Non dirlo al mio capo», commedia in sei episodi che vede protagonisti Vanessa Incontrada (Lisa Marcelli) e Lino Guanciale (Enrico Vinci).
Prodotta da Lux Vide di Luca e Matilde Bernabei, la serie è scritta da Elena Bucaccio (con la collaborazione di molti altri sceneggiatori) e diretta da Giulio Manfredonia. «Non dirlo al mio capo» è la storia di Lisa, una donna che è rimasta vedova da sei mesi (il marito però la tradiva), con due figli da mantenere e consolare, e innumerevoli debiti sulle spalle. Siccome i colloqui di lavoro le vanno male (appena sanno che ha due figli trovano una scusa per farla accomodare), si finge single e comincia a lavorare nello studio dell’antipaticissimo avvocato Vinci (anche lui ha un passato problematico che ritorna, ma s’intuisce subito come andrà a finire). Antipatico ma coltivato: in studio esibisce un quadro di Alighiero Boetti.
 Lisa porta sempre un bagaglio di umanità nei casi affrontati dallo studio, guidata com’è dalla sua coscienza che spesso si sdoppia e le parla attraverso gli specchi: una buona parola vale più di un articolo del codice civile. Mamma e donna, rappresenta un esempio di «eroicità» contemporanea in grado di attivare un forte processo di immedesimazione da parte del pubblico di Rai1 (giovedì, ore 21.20).
La serie, che mette in gioco tutti i temi cari alla Lux Vide (il mondo come volontà e rassicurazione), simboleggia anche il modello ideale di RaiFiction immaginato dalla direttrice Eleonora Andreatta («rappresentare donne reali, concrete e vere, con una bellezza più quotidiana, unica, legata anche al carattere e all’energia del femminile»). L’identità tra l’Andreatta e la fiction è talmente perfetta che Eleonora avrebbe tranquillamente potuto interpretare il ruolo di Vanessa.