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 2016  aprile 30 Sabato calendario

Una bambina parla e si scopre l’assassino della piccola Fortuna Loffredo • Le nomine dei massimi vertici della sicurezza e delle forze dell’ordine • Approvato il decreto per il rimborso degli obbligazionisti delle banche fallite • La germania sta con l’Austria • Cresce di nuovo l’occupazione • Polemiche nell’atletica per le parole di Tamberi contro Schwazer • Scoperto altro dopato • L’invasione delle nutrie


Chicca Il 24 giugno 2014 a Caivano, Napoli, una bambina di 6 anni di nome Fortuna Loffredo, chiamata da tutti Chicca, precipitò dall’ottavo piano al quartiere Parco Verde. Morì dopo poco. Le fecero l’autopsia e scoprirono che era stata violentata più volte nel tempo. Dallo stesso palazzo il 27 giugno 2013 era precipitato dal settimo piano un altro bambino, Antonio Giglio. Sua madre, Marianna Fabozzi, è stata indagata per omicidio colposo. Adesso un’amichetta di Chicca ha parlato con la polizia, gli psicologi e i giudici e ha confessato che a scaraventare di sotto la bambina fu Raimondo Caputo, soprannominato Titò, all’epoca quarantatreenne e residente nello stesso palazzo, compagno di Marianna Fabozzi. Caputo già si trova in carcere, per aver violentato le tre figlie piccole (nate nel 2005, 2010 e 2012) avute proprio con la Fabozzi, la quale sapeva tutto ma non faceva nulla per impedirlo. Questi, il giorno del delitto, portò la bambina sul tetto dell’edificio per violentarla, come aveva già fatto altre volte. Quando Chicca reagì e tentò di scappare, quello la inseguì, la sollevò e la buttò di sotto. Una bambina ha visto tutto e la verità, nonostante gli adulti le avessero più volte detto di mantenere il segreto, è venuta fuori: «Mi uccideva pure a me se andavo con Chicca... meno male che non sono andata» (Bufi, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Nomine Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha nominato i massimi vertici della sicurezza e delle forze dell’ordine, oltre a 18 prefetti e lo spostamento di 20 ambasciatori, scegliendo, dice, persone «di comprovata esperienza». Alessandro Pansa, attuale capo della polizia, prende il posto di Giampiero Massolo alla guida del Dis, il coordinamento dell’ intelligence. Al suo posto andrà il prefetto di Roma, Franco Gabrielli. All’Aisi, servizio segreto interno, Mario Parente, ex capo del Ros, prenderà il posto di Arturo Esposito. Alla guida della Guardia di Finanza, al posto del pensionando Saverio Capolupo, andrà il generale Giorgio Toschi, attuale numero due delle Fiamme Gialle. Via il capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio De Giorgi, indagato nell’inchiesta di Potenza. Al suo posto arriva l’ammiraglio Valter Girardelli, attuale capo di gabinetto del ministro della Difesa. Il generale dell’Esercito Carmine Masiello è il nuovo consigliere militare di Palazzo Chigi. Mentre Vittorio Rizzi, da responsabile della sicurezza di Palazzo Chigi, diventa il capo dell’Anticrimine. Nella prossima settimana Renzi conta anche di chiudere la partita dello Sviluppo economico. Al posto di Federica Guidi, che ha dato le dimissioni dopo il coinvolgimento del suo compagno nell’inchiesta di Potenza, si ipotizzano vari nomi, tra cui Chicco Testa, Claudio De Vincenti (sottosegretario alla presidenza che la Guidi, nelle intercettazioni, accusava di volerle fare le scarpe), il viceministro Teresa Bellanova, Domenico Arcuri, numero uno di Invitalia (Piccolillo, Cds).

Banche Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sulle banche che disciplina i rimborso per gli oltre 10 mila possessori di obbligazioni subordinate delle 4 banche fallite (Etruria, Marche, CariChieti e CariFerrara). Potranno accedere al rimborso automatico coloro che hanno un basso reddito (35 mila euro lordi) oppure un patrimonio mobiliare fino a 100 mila euro. Il rimborso non sarà mai totale, ma forfettario, pari all’80%, ma al netto dei rendimenti goduti sulle obbligazioni, se superiori a quelli medi dei titoli di Stato. Chi sta sopra le soglie di ricchezza indicate potrà ricorrere all’arbitro dimostrando di essere stato truffato. Secondo stime che il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha invitato a prendere con cautela, poco più della metà dei 10 mila obbligazionisti potrà accedere al rimborso forfettario (Marro, Cds).

Germania Sulla questione dei migranti e della chiusura del Brennero, la Germania sta con li austriaci. Il ministro degli Interni tedesco, Thomas de Mazière, ha detto a Roma di rispettare gli impegni che ha preso in termini di registrazione e di fornitura di alloggio ai rifugiati e agli immigrati che arrivano, in modo che non si dirigano verso l’Europa del Nord. E ha aggiunto che il problema del Brennero è nelle mani dell’Italia, non dell’Austria. Stessa idea ribadita da Steffen Seibert, portavoce della cancelliera Merkel: «Ciascuno adempia ai suoi obblighi. Nel caso specifico, l’Italia deve adempierli registrando i migranti e garantendo loro sistemazioni adeguate» (Taino, Cds).

Lavoro Dice l’Istat che dopo la frenata di febbraio, a marzo i lavoratori dipendenti sono aumentati di 75mila unità, e di 295mila rispetto allo stesso mese del 2015. Diminuiscono il tasso di disoccupazione generale, che a marzo tocca il minimo dal dicembre 2012 (pari all’11,4%), e di quella giovanile ora al 36,7% (-1,5% rispetto al mese precedente) e -5,5% nei confronti di marzo 2015. L’Istat rivela che gli occupati in generale sono cresciuti di 90 mila unità sul mese (+0,4%) e di 263 mila sull’anno (+1,2%). L’aumento coinvolge soprattutto gli over 50. Sono in calo sia i disoccupati (-8,6%, pari a -274 mila) sia gli inattivi (-0,9%, pari a -125 mila). Grazie agli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato, nonostante la forte riduzione del vantaggio a partire dal 2016, gli occupati permanenti sono 42 mila in più sul mese e 280 mila sull’anno. Inoltre gli occupati «a termine» sono aumentati di 34 mila unità sul mese e di appena 15 mila su base annua (Di Frischia, Cds).

Doping/1 Gianmarco Tamberi, campione del mondo indoor di salto in alto, ha scritto su Facebook che Alex Schwazer, marciatore squalificato per 3 anni e mezzo fino a ieri per doping, è la «vergogna d’Italia»: «Squalificatelo a vita. La nostra forza è essere puliti! Noi non lo vogliamo in nazionale». Schwazer, infatti, il 7 e 8 maggio prossimi correrà ai mondiali a squadre dove potrebbe conquistare il pass per le Olimpiadi di Rio. C’è polemica tra chi pensa che il marciatore abbia scontato le sue pene e chi riflette anche sui simboli dello sport. Per esempio Luciano Barra, presidente onorario della federazione europea, ex membro Coni, ha “implorato” il n°1 della federatletica Alfio Giomi di non iscrivere Schwazer ai mondiali: «Togli dall’imbarazzo tutti e dimostra che la Fidal e l’Italia sono seri in materia». Livio Berruti, 76 anni, oro nei 200 a Roma ’60: «È in atto uno scontro di civiltà: tra il romanticismo di Tamberi e il machiavellismo di Schwazer: lo sport per noi era un’oasi di ideali, ora è lo specchio dell’evoluzione pragmatica del nostro tempo. Provo simpatia per Tamberi: ci sono macchie che rimangono indelebili» (Retico, Rep).

Doping/2 Intanto un altro atleta azzurro è stato trovato positivo al doping: Niccolò Mornati, del canottaggio, membro del “due senza” (assieme Vincenzo Cappelli) già qualificato per le Olimpiadi, ma allo stesso tempo fratello del vicesegretario generale del Coni Carlo Mornati, capo della preparazione olimpica e capo delegazione per Rio 2016. È stato trovato con tracce di Anastrazolo, un ormone regolatore dell’attività estrogenica che aiuta a non accumulare il grasso e agisce contro la ritenzione idrica. Usato in medicina per combattere i tumori e nello sport in abbinamento con steroidi anabolizzanti come testosterone e nandrolone (Capodacqua, Rep).

Nutrie Al nord d’Italia c’è un’invasione di nutrie. Secondo Coldiretti sono almeno un milione e mezzo, concentrate soprattutto fra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, dove il rapporto fra animali e abitanti arriva a uno a cinque. I primi allevamenti di nutrie risalgono alla fine degli anni Venti, poi, col benessere nel secondo Dopoguerra, c’è stato il boom della pelliccia di «castorino», come veniva chiamata. Con la crisi del settore negli Anni 80, molti allevatori hanno liberato gli animali nelle campagne, dove le nutrie si sono moltiplicate a dismisura. Ora la Regione ha dato il via alla campagna di contenimento: gli operatori cattureranno e uccideranno le nutrie con trappole apposite e metodi non dolorosi; gli agricoltori e i cacciatori, debitamente formati, potranno sparare. Massimo Vitturi, della Lav, Lega Antivisezione: «Per limitare il numero delle nutrie bisogna vietare la caccia alla volpe: è il loro unico predatore» (Giubilei, Sta).

(a cura di Daria Egidi)