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 2016  aprile 28 Giovedì calendario

Allegri rinnova con la Juve e diventa l’allenatore più pagato della Serie A

Dalla festa al futuro, il passo è breve e sta nello spazio di una firma. Quella che oggi (salvo imprevisti) Massimiliano Allegri apporrà nella sede juventina sul suo nuovo contratto, diventando così il tecnico più pagato della serie A (più di 5 milioni netti a stagione, con i premi, fino al giugno 2018) e allo stesso tempo mantenendo l’impegno preso un mese fa. «Vinciamo lo scudetto e poi firmiamo», aveva detto ai dirigenti bianconeri, che da tempo erano in pressing per blindare a tutti gli effetti l’allenatore dei miracoli. Ogni promessa è un (dolce) debito e al termine della mini-vacanza di due giorni, concessa lunedì dopo la conquista del quinto tricolore consecutivo, l’allenatore livornese darà ufficialmente il via al nuovo progetto della Juve: quello che punta con forza alla Champions. Il doppio confronto con il Bayern Monaco, nonostante la beffarda eliminazione, ha dato la spinta giusta e soprattutto ha convinto lo stesso Allegri. Lì il tecnico livornese ha compreso come questa squadra abbia la base giusta per provare a vincere in Europa e può fare un nuovo salto di qualità, inserendo 2-3 «top player». Le garanzie di mercato arrivate da Marotta, così come la possibilità di tenersi Pogba, hanno accelerato i pensieri e di fatto allontanato la tentazione di andare all’estero, maturata con convinzione fino a febbraio.
Impresa senza precedenti
Il rinnovo di Allegri si è trasformato in una formalità, anche grazie all’incredibile rimonta scudetto, e ora diventa un incentivo in più per provare a scrivere ulteriormente la storia. La Champions sarà l’obiettivo numero uno, ma la stagione della Juve non è ancora finita. Non c’è solo la possibilità di chiudere il campionato con nuovi record a livello di squadra (come quello di miglior difesa) e personali (Dybala può superare Tevez nella classifica dei gol), ma in palio c’è soprattutto la Coppa Italia. Un titolo che i bianconeri difendono e allo stesso tempo inseguono per centrare qualcosa di mai visto prima nella storia del calcio italiano: la doppia doppietta scudetto-coppa. Sabato 21 maggio, all’Olimpico di Roma contro il Milan, Allegri e i suoi giocatori possono fare qualcosa che nei cinque principali campionati europei è riuscito solamente al Barcellona (doppietta nel 1952 e 1953), al Saint-Etienne (1974 e 1975) e al Bayern Monaco (2005 e 2006).

Meglio di Capello e Conte

Gli incentivi, pure economici, non mancano a una Juve cannibale che ha trovato in Allegri il suo miglior allenatore. Non lo dicono solo le imprese firmate in questi due anni, ma anche i numeri: in 73 partite di campionato ha collezionato più punti e vittorie di ogni suo predecessore nello stesso numero di incontri. A Firenze ha toccato quota 172 punti (4 più di Capello, 5 più di Conte) e conquistato 53 successi in A, uno in più di Carcano che costruì il primo Quinquennio d’oro della Juve negli Anni 30. Il cerchio si è chiuso, ma un ciclo è appena iniziato.