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 2016  febbraio 14 Domenica calendario

Parla Sanders, l’uomo da 27 dollari (ma da oltre un milione di americani)

Grazie New Hampshire! Poco dopo la chiusura delle votazioni, il Segretario di Stato Clinton mi ha chiamato ed è stata molto gentile nel congratularsi. La ringrazio e mi felicito con lei e i suoi sostenitori per la campagna vigorosa che hanno portato avanti in New Hampshire. 
Fatemi cogliere quest’opportunità per ringraziare le molte, molte migliaia di volontari qui nello «stato di granito», che hanno lavorato così incessantemente. Hanno lavorato notte e giorno, hanno fatto telefonate, e bussato a tante porte. Abbiamo vinto grazie alla vostra energia. Grazie a tutti di cuore. Abbiamo mandato un messaggio che riecheggerà da Wall Street a Washington, dal Maine alla California, il messaggio che il governo del nostro grande Paese appartiene a tutte le persone, e non solo a una manciata di ricchi contribuenti alle campagne e i loro Super PACs.
Nove mesi fa abbiamo cominciato la nostra campagna qui in New Hampshire. Non avevamo un’organizzazione, non avevamo soldi, e stavamo sfidando la più potente macchina politica degli Stati Uniti d’America. Stanotte, grazie a un’enorme affluenza, abbiamo vinto. Perché abbiamo sfruttato l’energia e l’entusiasmo di cui il Partito Democratico avrà bisogno per farcela a novembre. Questo è quello che è successo qui in New Hampshire: un elettorato entusiasta, persone che sono venute a votare in grande quantità. E questo è quello che succederà in tutto il Paese. Non dimentichiamoci mai che i democratici e i progressisti vincono quando l’affluenza è alta. I repubblicani vincono quando le persone sono demoralizzate, e l’affluenza è bassa. Stasera abbiamo notificato all’establishment politico ed economico di questo Paese che il popolo americano non continuerà ad accettare un sistema di finanziamento delle campagne corrotto, che sta danneggiando la nostra democrazia, e che noi non accetteremo un’economia taroccata nella quale gli americani comuni lavorano più ore per salari più bassi, mentre quasi tutto il nuovo reddito e la ricchezza vanno all’1% al vertice. (...)
Come tutti ricordiamo, l’ultima volta che i repubblicani hanno occupato la Casa Bianca, le loro politiche economiche di trickle-down ci hanno condotto alla peggiore congiuntura economica dalla depressione degli Anni 30. No, noi non consentiremo giganteschi sgravi fiscali per i miliardari, noi non consentiremo giganteschi tagli alla Social Security, ai bisogni dei veterani, al Medicare, al Medicaid e all’istruzione. No, noi non permetteremo che torni alla Casa Bianca un partito che è così indebitato con l’industria dei combustibili fossili da non poter neppure riconoscere la realtà scientifica del cambiamento climatico. Il popolo del New Hampshire ha mandato un messaggio profondo all’establishment politico, a quello economico, e a proposito, anche all’establishment dei media. Quello che le persone hanno detto qui è che, date le enormi crisi che il nostro Paese sta affrontando, è semplicemente troppo tardi per la solita vecchia politica dell’establishment. 
Le persone vogliono un cambiamento reale. Quello che il popolo americano sta dicendo – e a proposito, lo sento dire non solo dai progressisti, ma anche dai conservatori e dai moderati – è che non possiamo più continuare ad avere un sistema di finanziamento delle campagne truccato in cui Wall Street e la classe dei miliardari siano in grado di comprare le elezioni. Gli americani, a prescindere da quale possa essere il loro orientamento politico, capiscono che questa non è la democrazia. Noi non lasceremo che continui. Io non ho un Super PAC, io non voglio un Super PAC. Sono travolto, sono profondamente commosso, molto più di quanto io possa esprimere con le parole, dal fatto che il sostegno finanziario per la nostra campagna venga da più di un milione di americani che hanno fatto oltre 3,7 milioni di donazioni individuali. Si tratta del maggior numero di singoli contributi che abbia mai ottenuto un candidato nella storia degli Stati Uniti d’America arrivato a questo stadio in un’elezione.
E sapete di quanto è stata la donazione media? 27 dollari. (...) Ora, quello che il popolo americano capisce è che il nostro grande Paese è costruito su un semplice principio, e che quel principio è la giustizia. Lasciate che io sia molto chiaro, non c’è giustizia quando oggi c’è più diseguaglianza di reddito e ricchezza in America che in ogni altro grande Paese della terra. E quando un decimo dell’1% al vertice in questo momento possiede quasi tanta ricchezza quanto il 90% al fondo. Non c’è giustizia. Siete pronti per un’idea radicale? Insieme possiamo creare un’economia che funzioni per tutti e non solo per l’1 per cento. Noi alzeremo il salario minimo a 15 dollari all’ora. Introdurremo l’equità nella paga per le donne. Dato che c’è bisogno della forza lavoro meglio istruita del mondo, sì, renderemo i college pubblici e le università gratuite. E per i milioni di americani che stanno lottando con un orrendo livello di indebitamento studentesco, noi alleggeriremo sostanziosamente quel fardello. In America le persone non dovrebbero essere rovinate finanziariamente per decenni per il crimine di cercare di ottenere un’istruzione più elevata. È assurdo.
Ebbene, i miei critici dicono: sai, Bernie, questa è un’ottima idea, vuoi tutte queste cose gratis. Come farai a pagarle? Ve lo dirò. Imporremo una tassa sulla speculazione di Wall Street. L’avarizia, la mancanza di scrupoli e il comportamento illegale hanno messo la nostra economia in ginocchio. Il popolo americano ha salvato Wall Street, ora è il turno di Wall Street di salvare la classe media. Quando noi parliamo di trasformare l’America, significa fermare la disgrazia di questo Paese che ha più persone in carcere che ogni altro Paese del mondo, e in modo sproporzionato si tratta di afroamericani e ispanici. Non solo lotteremo per porre fine al razzismo istituzionale, e a un sistema penale guasto, noi daremo lavoro e istruzione ai giovani, invece che prigioni e incarcerazioni.
E poi, fatemelo dire da membro della Commissione energia del Senato, e della commissione per l’ambiente: il dibattito è chiuso. Il cambiamento climatico è reale. È causato dall’attività umana, e ha già provocato problemi devastanti. Abbiamo la responsabilità morale di lavorare con i Paesi di tutto il mondo per riconvertire il nostro sistema energetico dai combustibili fossili alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica. Ora, io sono stato criticato durante questa campagna per molte, molte cose. Ogni singolo giorno, e questo va bene. Mi stanno lanciando addosso tutto tranne il lavello della cucina, e mi pare che anche il lavello della cucina stia per arrivare abbastanza presto. Ma ciò che costituisce questa campagna è il pensare in grande, non in piccolo. È l’avere il coraggio di rigettare lostatus quo. È dire che in un momento nel quale tutti i grandi Paesi della terra garantiscono le cure mediche al loro popolo, noi dovremmo fare lo stesso. 
Secondo me, sotto la leadership del Presidente Obama, l’Affordable Care Act è stato un importante passo avanti, non c’è dubbio. Ma noi possiamo e dobbiamo fare meglio. Ventinove milioni di americani non dovrebbero rimanere senza assicurazione, e un numero anche più grande non dovrebbe essere sotto-assicurato con moltissimi deductibles e co-payments. Noi non dovremmo pagare, fino ad ora, il prezzo più alto del mondo per le medicine prescritte, in un momento nel quale le tre case farmaceutiche al vertice degli Stati Uniti hanno fatto 45 miliardi di dollari di profitti nello scorso anno. Questa è un’oscenità, e lasciate che vi dica una cosa: quando noi entreremo alla Casa Bianca, l’industria farmaceutica non continuerà a spennare il popolo americano.