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 2016  febbraio 14 Domenica calendario

La vittoria degli Stadio a Sanremo

Al Festival di Sanremo dei record di Carlo Conti vincono gli Stadio – che giovedì avevano cantato “con” Lucio Dalla – con Un giorno mi dirai (che vincono anche il premio per la miglior musica, mentre il premio della critica va a Patty Pravo), seguiti da Francesca Michielin e Giovanni Caccamo e Deborah Iurato. Oltre quattro ore e mezza – della serie: non si uccidono così anche i cavalli – la Rai festeggia. Sono passati secoli dall’era Fabrizio del Noce, sempre seduto in prima fila, ovunque, ma in tv il tempo si è fermato. Così alla finale Conti saluta il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto e la presidente Monica Maggioni in platea, e le telecamere inquadrano prontamente la coppia. In quale paese normale succede? Ma la Rai segue il Gattopardo, si cambia tutto perché tutto rimanga uguale. Il Festival precede la rivoluzione a Viale Mazzini: giovedì le nomine potrebbero ribaltare tutto, traballa la poltrona del direttore di RaiUno Giancarlo Leone che porta in dote un Sanremo super, e si limita a commentare: «Qualsiasi decisione del direttore generale sarà totalmente indipendente dal risultato di un programma, anche se importante come il Festival». In una nuvola di fumo Roberto Bolle balla sulle note di We will rock you dei Queen, per far innervosire le fan che a casa lo vedono sbucare nella nebbia. L’apparizione di Fiorello è nel videomessaggio per la Michielin, la prima in gara.
Lo showman cantò a Sanremo Finalmente tu il 25 febbraio 1995, giorno in cui è nata Francesca. «Come lo so?» scherza «Me l’ha detto Vessicchio che era in sala parto: “Fra 21 anni questa ragazzina la dirigerò io”. Ti auguro di arrivare quinta come me, porta fortuna. Se poi ti dovesse capitare di vincere, ritenteremo l’anno prossimo per arrivare quinti». Ogni campione ha il suo padrino. Virginia Raffaele senza maschera è uno schianto nel vestito nero punteggiato di bottoncini arcobaleno, lo spacco rende onore alle sue gambe. «Bolle che balla che bello» dice nella gag col danzatore con cui duetta sulle note di La notte vola della Cuccarini. Happening puffesco con Cristina D’Avena vestita da Elisa di Rivombrosa, a contrasto l’arrivo di Elio e le Storie tese travestiti da Kiss presentati da Mal che li esorta a fare «quel fottuto rock’n’roll». Qualcuno twitta l’esibizione e Gene Simmons, il leader della band risponde: «Mandatemi il video».Impagabile.
Una sorpresa la reunion di Conti con gli amici toscani Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni con cui farà uno spettacolo il 5 settembre all’Arena di Verona. «Ormai per parlare con te ci si vede solo in tv o nel solarium, tua moglie per fare l’amore chiama Chi l’ha visto?» esordisce Panariello. Entrano dalla platea indicando un signore «che sta guardando la partita Juventus-Napoli» e gli danno una botta in testa: è il nuovo direttore della comunicazione della Rai Giovanni Parapini.
Se Conti non accetta minacciano di chiamare il premier Matteo Renzi: «È di Firenze come te, non sa una parola d’inglese come te, è sempre in televisione come te, deve sempre fare tutto lui, come te». Conti: «Ma l’avete interpellato per venire all’Arena?». Panariello: «Perché lui ci ha interpellato per fare il presidente del Consiglio?». Applausi. «Tu hai chiamato Garko e noi chiamiamo Chewbecca, se no chiamiamo Vessicchio. Sembra uno schnauzer, ma è un mastino napoletano, ha sempre la bacchetta di fuori. Se non viene Beppe chiamiamo Peppa (Pig). O uno che non può dire di no…». E sul video appare l’assenteista che timbra il badge in mutande al comune di Sanremo.
La festa è con Renato Zero, mattatore, miniconcerto- karaoke, da La favola mia a I migliori anni. Il disco di inediti Alt uscirà l’8 aprile. «C’avevo una tachicardia» racconta Zero «stavo chiamando il mio amico Rebuzzi (celebre cardiologo,
ndr)», parla degli alieni sbarcati sulla terra. «Ero uno di loro e li rappresento tutti», si perde in un discorso che va da Fonopoli, mancato progetto della città della musica («che a Roma ben tre sindaci non sono riusciti a realizzare») al supermercato. La serata vola con la prima papera di Virginia, Madalina Ghenea in nude look, Beppe Fiorello che parla del film Io non mi arrendo sulla terra dei fuochi e canta Amara terra mia. L’ironia di Rocco Tanica e il fenomeno di YouTube Willwoosh (Guglielmo Scilla) chiudono la maratona.