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 2016  febbraio 15 Lunedì calendario

Lewis Hamilton gioca al Grande Fratello

Non si è visto in carne e ossa, ma è stato lo stesso il pilota mediaticamente più attivo dell’inverno. Lewis Hamilton sa di essere una stella e si diverte a mettere in scena senza imbarazzo la sua vita su Twitter e gli altri social network, come se giocasse al Grande Fratello. Così lo abbiamo visto ovunque: viaggi esotici, inviti a party e sfilate di moda, incontri con attori e personaggi famosi, apparizioni a eventi sportivi e (nel resto del tempo) anche allenamenti in vista della nuova stagione di F.1 al volante della Mercedes. Il tre volte campione del mondo non è stato mai fermo un attimo. Un’esistenza a trecento all’ora anche giù dalla macchina. In fuga dalla solitudine.
Si è fatto fotografare disteso al sole del Messico, in contemplazione davanti alle cascate del Niagara oppure vestito in modo a dir poco eccentrico alla sfilata parigina di Louis Vuitton. Ha postato brevi video in cui duetta con Ben Stiller alla prima del film Zoolander 2 e con Borat. Ma anche in visita agli studi di George Lucas, il regista di Guerre Stellari. Ha fatto puntate sulla neve con la campionessa Lindsey Vonn, al Superbowl con l’amica Kate Hudson per tifare Broncos, agli incontri di basket dei Miami Heats e dei Toronto Raptors. E lo sport praticato? C’è stato anche quello. Però niente auto, circuiti e odore di benzina come quello che hanno voluto respirare Sebastian Vettel e Fernando Alonso, in crisi di astinenza da GP e tornati a girare sul kart in cerca di adrenalina. Hamilton ha fatto tutto il contrario, sperimentando strade alternative: un ring per tirare di boxe, un parquet per giocare a basket, una tavola da surf da cavalcare sulle onde, uno snowboard con cui sfrecciare lungo un pendio.
Qualcuno si preoccupa. Qualcuno lo critica dicendo che dovrebbe pensare di più (e soltanto) alle corse. Il suo boss Niki Lauda a volte è scettico. Invece il team principal Toto Wolff lascia fare: «Lewis è la rock star della F.1. È giusto che viva come vuole». Sottinteso: finché va forte, no problem. E infatti neppure gli eccessi, che si possono immaginare, sembrano scalfire la velocità e il rendimento in pista dell’inglese. Dopo il botto in cui sfasciò la sua Pagani Zonda da 2 milioni di euro, reduce da una notte allegra a Montecarlo, tornò e alla gara successiva mise subito in riga tutti nelle prove. Miracoli di un talento fuori dal comune, forse il più puro che si sia visto negli ultimi 20 anni in F.1.
Anche se ha un aereo privato e una Ferrari LaFerrari in garage, se vive fra il Principato e Los Angeles potendosi permettere ogni lusso, il ragazzo di Stevenage non ha perso di vista la sua passione, ancorata alle origini. Così il pensiero di vincere e vincere ancora alla fine l’ha accompagnato pure in questo inverno. Sul suo profilo, fra una tentazione e l’altra legate al mondo dello showbiz, si legge: «Quanti giorni mancano (all’inizio del Mondiale; n.d.r.)? Mi sto allenando duramente. Sono pronto». E ancora: «Tutti si aspettano un’altra battaglia con Nico (Rosberg; n.d.r.) e non solo. Me l’aspetto anch’io». Il momento è arrivato. Fra una settimana lo rivedremo in pista nei test al Montmelò (22-25 febbraio). Tornerà affamato? È la vera domanda. Ma c’è da scommettere di sì. L’ha scritto sulla neve a Natale: «Nel 2016 vado per il 4° titolo».