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 2016  febbraio 10 Mercoledì calendario

La storia di Bruno Poeti, l’ex poliziotto che ha sparato ai ladri e poi è stato arrestato per tentato omicidio. Ma il web lo difende

Ha fatto fuoco sui ladri da circa venti metri, col rischio concreto di uccidere. Finisce sotto accusa Bruno Poeti, l’ex poliziotto di 62 anni che lunedì mattina all’alba ha ferito in modo grave un cittadino romeno di 39 anni, sorpreso a rubare in compagnia di alcuni complici nel suo terreno nelle campagne di Grosseto. Al termine di un interrogatorio fiume, la polizia ha fermato Poeti per tentato omicidio, con l’accusa di aver esploso i colpi (cinque secondo gli investigatori) oltre i confini della legittima difesa. Ma sul web nasce subito un fronte a sua difesa, con tanto di pagina Facebook “Io sto con Bruno Poeti”.
Provvedimenti di fermo sono scattati anche per il ferito, Ion Nicolai Farcas, e per tre complici suoi connazionali, tutti accusati di furto aggravato. Farcas, colpito alla schiena, è ancora in ospedale: la prognosi è riservata, ma non è più in pericolo di vita.
Secondo gli investigatori la banda aveva passato la notte tra domenica e lunedì a mettere a segno furti nelle campagne del grossetano. Intorno alle 5 il gruppo si è intrufolato nel terreno di Poeti e si è avvicinato alla sua auto per rubarla. A quel punto i cani maremmani a guardia della proprietà hanno iniziato ad abbaiare e la situazione è precipitata: l’ex agente si è affacciato alla finestra, ha impugnato la sua pistola calibro 7,65 e ha esploso alcuni colpi. «È tranquillo e sereno, ha ricostruito tutto quello che è successo – commenta il suo avvocato, Adriano Galli – Poeti è uscito dalla porta seminudo e impaurito perché stava dormendo, uno dei rapinatori gli ha tirato un faretto lampeggiante e un altro aveva una spranga. A quel punto ha sparato, ma verso il basso. Altri due colpi sono stati esplosi quando i ladri sono saliti in macchina e sono scappati, non è da escludere che il colpo abbia preso l’uomo di rimbalzo». Su internet, intanto, è partito il tam tam di solidarietà per l’ex poliziotto. La pagina Facebook creata allo scopo in poche ore ha ottenuto quasi un migliaio di like. “Bravo, facciamolo sindaco”, scrive un utente. “Non può essere reato sparare a un ladro che entra nella mia proprietà” è l’opinione di Eleonora. Sulla vicenda interviene anche il sindaco di Verona e segretario di “Fare”, Flavio Tosi: «Serve una revisione e un allargamento del concetto di legittima difesa – attacca – oltre a un reale inasprimento delle pene, rendendo obbligatorio il carcere per chi viene beccato a rubare».