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 2016  febbraio 10 Mercoledì calendario

Rita Dalla Chiesa sindaco di Roma. Questa è l’ultima trovata di Giorgia Meloni. E la conduttrice tv non si tira indietro

È Rita Dalla Chiesa il “jolly” che Giorgia Meloni sogna di candidare (al posto suo) a Roma e che ha tenuto coperto fino a ieri. Fino alla telefona a Silvio Berlusconi per comunicare la trovata prima di sottoporla anche a Salvini nel nuovo vertice a tre che hanno in programma stasera a Palazzo Grazioli.
Le due, Giorgia e Rita, si conoscono, si frequentano, si stimano. La giornalista e conduttrice tv (per altro scuderia Mediaset), figlia del generale Carlo Alberto ucciso dalla mafia nel 1982, non ha perso tempo per confermare la sua disponibilità: un’intervista sorridente ieri sera al Tg1 delle 20, appena smorzata da una formale cautela. «Ringrazio per la fiducia. Dovrò incontrare nei prossimi giorni Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni e poi vedremo. Credo che Roma meriti il massimo rispetto e il massimo amore». Insomma, un “sì grazie” che, raccontano, ha spiazzato non poco lo stesso leader di Fi. Per non dire del gelo di Matteo Salvini, tenuto del tutto all’oscuro della sortita. Ne riparleranno stasera. Entro oggi i tre si attendono il via libera definitivo del manager Stefano Parisi per la corsa a Milano. Attesa con un pizzico di suspence, dato che il disco verde che appare scontato dell’ultimo candidato rimasto in pista, ieri sera di nuovo traballava. Sarà anche per via del sondaggio che lo inchioderebbe almeno 13 punti dietro Giuseppe Sala.
Il pasticcio però si sta consumando a Roma. Alfio Marchini, appena scaricato dal centrodestra, fa sapere che andrà avanti comunque («Le alchimie partitiche non mi appassionano, lascio ad altri il gioco dei veti»). Francesco Storace, già in pista anche lui, non è da meno: «Dalla Chiesa? No guardi, non so di che parla, io sono a una manifestazione elettorale a Selva Candida, periferia romana, se qualcuno vuole cancellarmi dalla competizione potrà evitare di mettere la croce sul mio nome sulla scheda». Il quadro è terremotato in Forza Italia, dove un pezzo del partito si è ormai schierato con Marchini. Da Antonio Tajani a Maurizio Gasparri, passando per Francesco Giro. Spiazzati ora dal veto di Fratelli d’Italia che ha chiuso due giorni fa le porte, in via definitiva, all’imprenditore romano e alla sua lista civica. «Abbiamo detto no a “Marxini”» ironizza Fabio Rampelli, che conferma che anche il suo nome «circola», perché «siamo il primo partito in città».
Il nome Dalla Chiesa poi, da Fi alla Lega, non scalda. «Io di Rita sono amico, sia chiaro», mette le mani avanti al telefono Gasparri. «La stimo, però sono rimasto molto sorpreso, ha il mio numero, mi auguro che adesso mi chiami e mi spieghi come sia andata questa storia». Scettico, a dir poco: «Proporsi come sindaco di Roma è un impegno gravoso per chiunque, deve essere affrontato valutando bene le proprie esperienze e le reali possibilità».