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 2016  febbraio 04 Giovedì calendario

Il gemello che da un anno è nello Spazio e quello rimasto a terra. L’eccezionale esperimento della Nasa

Per gli americani è già un eroe nazionale: un cowboy dello spazio che aprirà la frontiera per i viaggi umani su Marte. Scott Kelly, 51 anni, non solo è l’astronauta che ha trascorso più tempo sulla Stazione spaziale internazionale (quando tornerà, data prevista il prossimo 2 marzo, avrà trascorso in orbita 382 giorni). Possiede anche un asso nella manica: Mark, il suo gemello, anch’egli ex-astronauta, rimasto a Terra per consentire agli scienziati di stabilire in modo chiaro (avendo una «fotocopia» genetica su cui fare il paragone) quali effetti negativi può avere sull’organismo una permanenza così lunga nello spazio e come ridurre i rischi. Alcuni cambiamenti sono temporanei (problemi a ossa, muscoli, occhi), altri potrebbero essere più gravi e non reversibili.
Per ora Scott, su Twitter (#YearInSpace), racconta la vita quotidiana a 400 chilometri di quota: i piedi, che non appoggia più, gli sono tornati soffici come quelli di un neonato; dorme poco e male, fa assurdi sogni cosmici; coltiva vegetali (con scarsi risultati però) nell’ambito di un esperimento per scoprire se sarà mai possibile far crescere piante e cibo su Marte; e quando si annoia gioca a ping pong con una goccia d’acqua (esiste un video per sapere come fa). Com’è prevedibile, diventerà molto più famoso del gemello terrestre. E, probabilmente, molto meno sano.