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 2016  febbraio 04 Giovedì calendario

Erdogan e le donne, un legame sorprendente

Nonostante la fama di leader islamico e autoritario che si sta costruendo, Recep Tayyip Erdogan è un uomo che alle donne deve tantissimo e lo ha sempre dimostrato, non solo con il rispetto, ma rendendole parte attiva della sua vita. Nato in una famiglia ultra conservatrice, dove il padre Ahmet comandava e Tenzile sostanzialmente taceva, il giovane Recep Tayyip è cresciuto con una vera e propria venerazione per la madre. Quando Tenzile morì, nel 2010, Erdogan organizzò per lei un funerale solenne, degno di un capo di Stato, nella storica moschea di Fatih, costruita da Maometto II il Conquistatore e utilizzata dagli ambienti islamici per le esequie dei funerali più importanti. A fianco a lui, anche in quell’occasione, c’era la moglie Emine, sua sposa dal 1978 e che con la suocera aveva avuto non pochi dissidi. Bellissima, appartenente agli ambienti conservatori, Emine non piaceva a Tenzile perché troppo attiva politicamente e troppo poco velata. La futura first-lady portava solo il türban, che lascia scoperto il volto, e per il resto vestiva – agli occhi di Tenzile – un po’ troppo all’occidentale. Ma Emine per Erdogan si è rivelata una vera e propria fortuna. Fra i corridoi del potere ad Ankara si sussurra che il presidente della Repubblica senza sua moglie sarebbe letteralmente perso. È Emine che non lo lascia nei momenti più delicati, è Emine che gli sta sempre accanto durante i comizi, pronta a passargli l’acqua o fazzoletti sotto il sole cocente dell’Anatolia, ed è stata sempre Emine a non perdere la calma quando si sono diffuse voci su una presunta e mai confermata infedeltà dello sposo. In casa, come anche nell’Akp, il Partito islamico-moderato per la Giustizia e lo Sviluppo, Emine ha imparato a farsi rispettare e anche a ritagliarsi i suoi spazi, che Erdogan le ha sempre concesso. Il presidente condivide con lei anche la partecipazione, insieme ai figli, alla holding di famiglia, fatta di rapporti con imprenditori e investimenti che avrebbero fruttato agli Erdogan una fortuna da miliardi di dollari. I cable di Wikileaks rivelarono 1’esistenza di otto conti in Svizzera, ma Erdogan si è sempre giustificato dicendo che erano stati dirottati lì i doni e le regalie per il matrimonio del primogenito Bilal. Anche con le figlie, il presidente non si è mai comportato da genitore dispotico: Summeye e sua sorella Esra sono musulmane ultra devote, ma papà Recep le ha sempre stimolate a studiare e lavorare. E pur di far fare loro l’università con il velo in testa (a quel tempo proibito negli atenei della Mezzaluna), le ha mandate a studiare negli Stati Uniti. Summeye, terzogenita dopo due maschi e secondo molti la preferita di suo padre è già stata individuata come potenziale erede. Anche per alcune affermazioni in perfetto stile Erdogan, come quando dichiarò di trovare giusto che un uomo avesse una percentuale di eredità più alta rispetto a una donna.