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 2016  febbraio 04 Giovedì calendario

La Rai pensa che Sanremo chiuderà in utile quest’anno

La Rai si prepara a brindare a un Sanremo con conti in utile. Fra ricavi e costi la bilancia dovrebbe pesare dalla parte delle entrate. E alla fine il risultato dovrebbe essere positivo per almeno 6 milioni: 5 da raccolta pubblicitaria e 1 da altre entrate commerciali.
La 66esima edizione del Festival di Sanremo – che prenderà il via il 9 febbraio – si avvia quantomeno a bissare il risultato dello scorso anno. Quella del 2015 fu l’edizione della kermesse con risultati “in nero” degni di nota, dopo un leggero utile del 2014.
Stando alle previsioni della vigilia la traiettoria sarà la stessa anche quest’anno, in una edizione del Festival che alla plancia di comando avrà Carlo Conti, il vero mattatore della kermesse 2015, affiancato da Virginia Raffaele e Madalina Ghenea. Accanto al conduttore e direttore artistico della kermesse dovrebbe esserci anche Gabriel Garko. Il condizionale è ancora opportuno per cautela, dopo l’esplosione che lunedì ha devastato la villetta dove alloggiava. L’attore se l’è cavata con un lieve trauma cranico e delle escoriazioni di lieve entità, causati dal crollo di calcinacci e parte del solaio della sua camera da letto. Nell’episodio si conta però una vittima: l’anziana padrona della casa in cui aveva preso alloggio per il Festival. Allo choc si sono uniti 10 giorni di prognosi, che scadranno il 10 febbraio (compreso).
Nessuno dell’organizzazione del Festival ha intenzione di mettergli fretta e in realtà al momento non sono neanche contemplati possibili altri scenari legati a una eventuale sostituzione di Garko sul palco di Sanremo. Di certo c’è che domani l’attore dovrebbe essere sottoposto a visita. E qualcosa in più si capirà solo in quel momento.
Certo è che l’attesa è massima per un’edizione il cui obiettivo di ripetere il successo dello scorso anno è tutt’altro che banale. La media dello share nel complesso dei cinque giorni dell’edizione 2015 – stando ai dati Auditel elaborati dallo studio Frasi – è stata del 49,87% con una audience media di 10,79 milioni di spettatori, cresciuti di 2 milioni rispetto all’anno precedente.
Fare il bis è nelle speranze di Viale Mazzini. A ogni modo, prudentemente è stato fissato un target del 43 per cento. Si parla quindi di 6 punti in meno rispetto all’edizione 2015, ma ai piani alti è stato considerato che l’esperienza ha dimostrato cali ben peggiori nella seconda edizione guidata dal medesimo conduttore. Senza andare troppo indietro con la memoria, basta pensare al gap fra il primo e il secondo Festival condotti da Fabio Fazio. Fra l’edizione 2013 e quella del 2014 sono venuti a mancare spettatori e quasi 8 punti di share.
Tornando ai conti, la partita dovrebbe essere giocata fra costi attorno ai 16 milioni ed entrate nette da pubblicità sui 21 milioni di euro. Solo considerando le ultime due edizioni, i costi sono calati di circa 2 milioni rispetto al 2014 e di 4 sul 2013. Su questo risparmio ha molto impattato anche il taglio della convenzione con il Comune di Sanremo. Alla voce introiti, invece, andranno inseriti, oltre alla vendita dei biglietti (la proiezione è di 800mila euro), anche 150mila euro di una nuova convenzione fra Rai e Regione Liguria: soldi in cambio di una serie di spot promozionali.
Dal punto di vista strettamente pubblicitario, il Festival avrà 4 main sponsor: Tim, Unicredit, Suzuki e Orogel. A fronte di un esborso che, a quanto risulta al Sole 24 Ore, è compreso fra 1 e 2 milioni, avranno a disposizione una serie di proposte ad hoc. A partire da spot da 45 secondi a serata. Ai main sponsor sono riservati anche i “billboard”, in apertura e chiusura di programma, oltre ai promo che stanno precedendo già da ora l’avvio del Festival. Sempre per i 4 sponsor è previsto un apposito product placement durante l’anteprima con Carlo Conti, oltre alla “domination” sul sito web del Festival (200mila contatti netti a serata). In generale per gli investitori, che comunque sono stati complessivamente 136 nel 2015, ci sono a disposizione 7 break con spazi, per ciascuno, da 15 o 30 secondi.