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 2016  febbraio 04 Giovedì calendario

Gli ultimi aggiornamenti sulla storia della truffa ai danni dell’Inter

Chi e che cosa trascinerà con sé la scoperta della storia dei due falsi emissari di Etihad che hanno proposto per mesi all’Inter una fantomatica sponsorizzazione da 125 milioni di euro in cinque anni? Lo vedremo, tutto è possibile. Ma per ora restiamo ai fatti.
Il giorno dopo il terremoto, all’Inter è prevalso il silenzio. Anche senza comunicazioni ufficiali, però, si ammette che è stato un errore non accorgersi prima della scarsa attendibilità dei due personaggi (Valerio Lattanzio e l’avvocato suo socio), verificando la loro identità direttamente con Etihad, così come che sia stato imprudente firmare dei mandati a trattare per conto dell’Inter.
Però, secondo il club, il caso ora è chiuso, in qualche modo con un pericolo scampato. Sembra di intuire che si voglia sottolineare come i finti emissari abbiano avuto a che fare con due persone che non fanno più parte della società, ovvero l’ex collaboratore tecnico Adriano Bacconi e l’ex direttore generale Marco Fassone. Quest’ultimo, però, può dimostrare di essere uscito dal club pochi giorni dopo che il famoso Valerio Lattanzio (uno dei due finti emissari) si è presentato ad Appiano Gentile per la prima volta. Inoltre ha già preso le sue contromisure: una decina di giorni fa, evidentemente insospettito, aveva presentato un esposto alle autorità competenti contro Lattanzio (che, oltre che con gli sceicchi, millantava anche stretti rapporti con il Vaticano). Ora che il Corriere ha reso pubblica la vicenda ed è chiaro il nucleo della tentata truffa (estorcere dei soldi al proprietario dell’albergo di Roma dove Lattanzio sosteneva di voler fondare un’Università dello Sport), l’esposto si tramuterà in querela.
Bacconi, il tattico noto per le sue partecipazioni alla «Domenica Sportiva», ha esposto ieri le sue ragioni: «Sono molto sereno, ho già chiarito la mia posizione alle autorità competenti e tutta la vicenda si capirà meglio alla chiusura delle indagini. La risoluzione del mio contratto con l’Inter – ha continuato – è completamente estranea a questa vicenda, sto semplicemente seguendo dei progetti ritenuti dalla società non compatibili».
Naturalmente non è piacevole capire di essere stati ingannati e usati come specchietto per le allodole, in questo caso l’albergatore romano (proprietario di una struttura vicino a Fiumicino) vera vittima della tentata truffa, che si è visto mostrare documenti firmati dai vertici dell’Inter. Perciò difficilmente la questione si chiuderà qui: il presidente Erick Thohir sarà a Milano tra una decina di giorni (vuole assistere a Fiorentina-Inter del 14 febbraio) ed è chiaro che chiederà qualche approfondimento ai suoi dirigenti. Anche perché la vicenda si compie in un contesto complicato, dal momento che l’Inter ancora non ha uno sponsor per la prossima stagione.