MilanoFinanza, 19 gennaio 2016
L’Unità è di nuovo sull’orlo del tracollo
Ci sono voluti 11 mesi per far tornare in edicola, lo scorso 30 giugno, L’Unità. Ne basteranno altrettanti per salvare la testata da un nuovo, possibile tracollo? Lo storico quotidiano del Pd, tornato a nuova vita grazie all’impegno del gruppo milanese Pessina Costruzioni, stando ai ben informati versa già in cattive acque. Il giornale, controllato all’80% dalla società che fa capo a Massimo Pessina e partecipato al 19,05% dalla Fondazione Eyu (Europa YouDem-Unità) e allo 0,95% dalla Guido Veneziani Quotidiani, starebbe cumulando perdite di diverse centinaia di migliaia di euro al mese perché le vendite non stanno rispettando le stime iniziali di 20 mila copie giornaliere. E quel che è peggio è che alcuni fornitori avrebbero già presentato decreti ingiuntivi. Il cortocircuito de L’Unità, diretta da Erasmo D’Angelis (che gestisce una redazione di 30 giornalisti), sarebbe legato ai dissidi tra i soci. Al punto che il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi starebbe cercando di recuperare il rapporto con Pessina Costruzioni onde evitare che il partito debba intervenire per garantire la liquidità necessaria. E se Massimo Pessina non dovesse più fornire il sostegno, si cercherà di trovare nuovi azionisti. E pensare che il premier Matteo Renzi aveva battezzato il rilancio della testata così: «Riportare il quotidiano in edicola era un mio impegno personale, oggi è una promessa mantenuta».