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 2015  novembre 26 Giovedì calendario

Quando il terrorista ha ragione

Caro Augias, siamo tutti d’accordo nel ritenere criminali i terroristi che spargono sangue altrui, assolvendosi di fronte alla legge della Sharia. Ma è proprio questa prospettiva che ci permette di dubitare o almeno di chiederci che senso dare alla “legge”. Il terrorista è un individuo che ha giurato fedeltà ad un codice non sempre aderente alla lex degli uomini, sovente in contrapposizione. Tutto dipende da quale è la lex vigente in quel periodo. Quando Gianluca Casseri di Casapound a Firenze uccide barbaramente alcuni senegalesi, obbedisce ad un suo bene supremo, la superiorità della razza bianca. Idem Anders Breivik, il terrorista norvegese, che nel 2011 assassinò 77 persone. Ma questo vale anche per i medici che disobbedirono a chi avrebbe voluto protrarre all’infinito le pene di Eluana Englaro. Il codice nazista legalizzò le pratiche eugenetiche; i medici che rispettarono il giuramento possono essere considerati perversi? In sostanza mi chiedo quale sia il rapporto tra quella che gli altri considerano perversione e la legge alla quale obbedisce il perverso.
Maurizio Montanari
mauriziomontanari@libero.it

Non tutti gli esempi di questa lettera sono coerenti con i dubbi del signor Montanari. Ci sono casi che si mettono fuori da ogni legge, umana o codificata che sia; non vale la pena discuterne. Altri casi ripropongono invece un antico dilemma mai del tutto risolto. Prendo due esempi solo in apparenza simili. Il medico che ha staccato Eluana Englaro dagli apparecchi che la mantenevano da anni in stato vegetativo; i medici che aderirono al nazismo praticando l’eugenetica, ovvero la soppressione di individui minorati o “difformi”. Il medico giura (Ippocrate) di adottare ogni misura per mantenere in vita il suo paziente. Infatti quel giuramento venne tirato in ballo anche nel caso Englaro dove invece prevalse una considerazione più alta: se sia ancora vita umana quella di un corpo ridotto da anni, senza possibilità di recupero, alle minime funzioni fisiologiche. I medici nazisti sopprimevano invece i “difformi” solo perché un dittatore folle voleva un popolo di “alti dolicocefali biondi” tanto che faceva accoppiare individui con quelle caratteristiche perché producessero un’adeguata discendenza. In termini più generali il signor Montanari ha resuscitato niente meno che l’antica contrapposizione tra diritto positivo e diritto naturale (giusnaturalismo). Alcune delle migliori menti si sono chieste per anni se esista un istinto che – senza bisogno di leggi – detti agli esseri umani un comportamento valido ed immutabile fondato su norme di giustizia ed equità. I romani lo avevano riassunto in una celebre formula: honeste vivere, neminem laedere, suum cuique tribuere – vivi onestamente, non recare offesa, dai a ciascuno ciò che gli spetta. Le teorie giusnaturalistiche sono sempre state molto controverse sia quando facevano riferimento a Dio sia quando si sono richiamate alla Ragione. C’è tuttavia un fondamento che resta innegabile: l’atto d’uccidere è uno dei tabù umani più radicati che tutti i terroristi, compresi quelli italiani degli anni ’70, violano.