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 2015  novembre 02 Lunedì calendario

Né baci né abbracci. Secondo uno studio internazionale, rispetto al contatto fisico gli italiani sono rigidi quanto gli inglesi. Molto più dei finlandesi

Baci e abbracci. Ma non in tutti i paesi. Che alcune popolazioni siano più espansive e altre molto più timide e riservate si sapeva ma oggi è la scienza che fa un ritratto preciso delle abitudini di francesi, finlandesi, italiani, inglesi e russi. A firmare il lavoro, pubblicato sul sito “Proceedings of the National Academy of Sciences” cinque neuroscienziati e psicologi di quattro università, Aalto e due a Turku in Finlandia e a Oxford in Gran Bretagna, con un obiettivo: “quantificare” la disponibilità ad essere toccati da un’altra persona, che sia genitore, figlio, partner, amico, estraneo o solo conoscente. Sotto la lente 1.368 campioni tra uomini e donne dei paesi presi in esame.
La ricerca, basandosi sulle confessioni e i racconti del quotidiano, non ha solo disegnato l’indice di “toccabilità” dei diversi popoli (quindi quanto ci si abbraccia e quanto ci si lascia sfiorare o stringere) ma ha tracciato anche la mappa delle zone del corpo tabù o “libere”. Sia davanti che dietro. Maschi e femmine.
Le risposte, analizzate e incrociate dal lavoro dei ricercatori, hanno rivelato risultati diversi da quelli che l’atavico luogo comune ci ha storicamente trasmesso. La prima sorpresa: gli italiani sono più restii al contatto dei finlandesi. Come dire che il nostro comunicare attraverso pacche sulle spalle, gomitate, spintarelle e abbracci è molto meno frequente che in Finlandia. Seconda sorpresa: siamo più vicini agli inglesi per “indice di toccabilità” che ai francesi considerati cugini anche per il trasporto emotivo, la relazione passionale e il gioco sensoriale.
L’IRRIGIDIMENTO
Che i gradi di confidenza siano strettamente legati al tipo di rapporto tra le persone ce lo potevamo aspettare, ma che gli uomini in generale si mostrino più refrattari al contatto sembra aver sorpreso gli stessi neuroscienziati. «Possiamo definire bizzarri alcuni risultati – commenta Robin Dunbar psicologo dell’università di Oxford – come quello che riguarda gli uomini. Quasi infastiditi dall’essere sfiorati. Non amano farsi toccare la testa, neppure dagli amici più stretti. Una zona da non violare. Della quale sapevamo ancora molto poco». Si scopre, guardando i grafici della ricerca, che gli uomini hanno atteggiamenti davvero rilassati e disinibiti, quindi permettono di farsi toccare in ogni parte del corpo, solo con la partner. Già quando si parla di amici si irrigidiscono, evitano il contatto (al massimo le spalle) e anche con madre o padre la situazione non sembra poi così diversa. Ci sono mappe per ogni parte del corpo e mappe per ogni tipo di rapporto. Un’intricata carta geografica europea nella quale si intersecano abitudini, cultura, emozioni, abitudini sociali e divieti etici.
Per tutte le donne, dalla Finlandia alla Russia all’Italia, via libera con il compagno, spalle da poter sfiorare quasi con tutti tranne che con i cosiddetti “conoscenti” o persone che non si conoscono. Mamma e papà possono stringere fino al bacino. Sia lui che lei, tranne che con il partner, detestano sentirsi toccare sulle gambe. Le donne permettono a madri, sorelle e amiche di sfiorare anche zone considerate vietate mentre gli uomini al genitore, al fratello o all’amico non lo permettono. In tutti i paesi presi in esame.
I finlandesi, dunque, hanno rivelato di avere poche zone out mentre i nostri connazionali hanno disegnato un popolo assai rigido e sulle sue. «Non ci aspettavamo che i finlandesi si mostrassero così aperti – aggiunge Dunbar – e neppure che gli italiani fossero tanto chiusi quanto gli inglesi».
LE CONFESSIONI
È chiaro, si legge nello studio, che i ricercatori si sono basati su confessioni personali impossibili da provare scientificamente ma l’insieme delle risposte ha comunque permesso di «tradurre l’indice di toccabilità della vita quotidiana».
«Conoscendo i comportamenti e le emozioni degli italiani – commenta Paola Vinciguerra psicoterapeuta presidente di Eurodap, Associazione europea per il disturbo attacco di panico – i risultati di questo lavoro non sono così strani. I finlandesi vivono in modo meno costretto di noi, sono meno pudici. La loro corporalità, che sia con un familiare o un amico, è libera, priva di paletti culturali fin dalla tenera età. Pochi divieti. Noi, invece, siamo un popolo generalmente contratto. Affettuoso, a nostro modo espansivi ma evitiamo il contatto. Anche nella famiglia. È degli ultimi decenni l’abbraccio del padre vero la figlia. Loro, dunque, più disponibile al contatto emotivo, noi controllati. Anche se le ultime generazioni appaiono più vicine al cosiddetto “sesso libero”. Oggi più vissuto come esercizio tecnico che non come autentico scambio di affettività».