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 2015  novembre 02 Lunedì calendario

Il divorzio civile tra Alfano e Orlando, i balli di Renzi, le balle di Marino: una settimana di cronaca raccontata da Marco Travaglio

Rivelazioni. “Non demordono (Davigo e gli altri magistrati eredi di Mani Pulite, ndr). E prima o poi vedrà che troveranno il modo per mordere anche Renzi” (Claudio Cerasa, Il Foglio, 27.10). Perché, ruba pur lui?
Disunioni incivili. “Unioni civili, scontro Alfano-Orlando” (la Repubblica, 30.10). Già divorziano?
Mission possible. “Anas, la Dama nera: ‘Riusciamo a parlare con Alfano e Verdini?’” (Repubblica, 29.10). Renzi, per dire, ci riesce benissimo.
Sex symbol. “Padoan: ‘Il Pil supera le stime. Siamo tornati attraenti’” (La Stampa, 31.10). Dei fighi della madonna.
#antonèstaiserena. “La Dama nera di Anas: Gasparri mi ha detto ‘Antonè stai tranquilla’” (Il Messaggero, 20.10). Infatti l’hanno subito arrestata.
Populismo penale. “L’omicidio colposo stradale diventa legge. Carcere da 5 a 30 anni per chi uccide al volante” (la Repubblica, 29.10). Quasi quasi conviene sparare.
Balli belli. “Mineo lascia il Pd: ‘Ora sinistra unita e Renzi ballerà’” (la Repubblica, 29.10). Per la gioia.
Il Presidente Oncologo. “Non è vero che l’Italia è un malato incurabile, ci sono segnali di ripresa” (Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, 30.10). Guarda che quello è il rigor mortis.
Il vedovo inconsolabile. “Sulle scuse pelose di Blair. La storia che la democrazia e la libertà non si esportano con le baionette, e dunque la guerra a Saddam fu una coglionata sanguinaria, è un insulto indecente all’intelligenza occidentale. Caro Blair, ti meriti Corbyn” (Giuliano Ferrara, Il Foglio, 28.10). Va bene tutto: ma che Blair sia più peloso di Ferrara, questo no, non l’avremmo mai sospettato.
Silvio & Ollio. “Quando il Cavaliere tentò di evitare la guerra in Irak. Nella sua biografia ‘My Way’, Alan Friedman rievoca l’incontro tra Bush e l’ex premier. Che però non riuscì a convincerlo a fermare l’invasione” (il Giornale, 30.10). Alla quale invasione, per convincere meglio Bush, partecipò anche lui, decoubertianamente.
L’importante è partecipare. “Grillo scommette sulla vittoria. E spunta il nome di Imposimato” (Corriere della sera, 31-10). Quindi Grillo scommette sulla sconfitta.
Assolto, dunque terrorista. “Libero il clandestino del Bardo” (Francesco Borgonovo, Libero, 31.10). “Ci teniamo i terroristi e abbandoniamo i marò. Abbiamo scarcerato uno dei sospettati dell’attentato al Bardo e gli daremo asilo politico” (Magdi Cristiano Allam, il Giornale, 1.11). Ricapitolando: B. è innocente anche con una condanna in Cassazione, mentre il marocchino Abdel Mayid Touil archiviato dopo tre mesi di galera per la strage del Bardo, è colpevole. È la nuova frontiera del garantismo all’italiana.
Carta conta. “Disoccupati sotto il 12%. E calano anche tra i giovani… Rispetto al mese scorso calano anche gli occupati…” (l’Unità, 31.10). Calano gli occupati, ma anche i disoccupati: quindi va tutto bene.
Parolacce. “L’unica impresentabile è l’on. Rosaria Bindi, da tutti i punti di vista. Cosa le rimprovero? La sua stessa esistenza!” (Vincenzo De Luca, Pd, governatore della Campania, Otto e mezzo, 28.10). Ma soprattutto il nome della sua Commissione: “antimafia”.
Padreterni. “Dio ci chiederà conto di come è governata Roma” (card. Agostino Vallini, vicario di Roma, Corriere della sera, 23.10). Quindi ai tempi di Alemanno dormiva Dio o dormiva Vallini?
Prima. “Caso Marino, ore da incubo per il Pd. Ira di Renzi contro Orfini: ‘Poteva fermarlo prima’” (la Repubblica, 30.10). Che lo eleggessero.
Rondolingua. “Marino si racconta come la vittima innocente del regime renziano, tra gli applausi scomposti del Fatto quotidiano e di Casa Pound” (Fabrizio Rondolino, l’Unità, 31.10). Vergognarsi mai, eh?
Rivalità. “Renzi seppellisce Marino: ‘Non rispondo a un bugiardo seriale’” (Il Messaggero, 31.10). Mi fa concorrenza sleale.
Spending review. “Berlusconi: vincolo di mandato contro i continui cambi di casacca” (il Giornale, 29.10). Costano troppo.
Il titolo della settimana. “Grazie al canone in bolletta, lo Stato pagherà la Rai ai Rom” (il Giornale, 31.10). Sfido io che poi i Rom vengono tutti in Italia.