Corriere della Sera, 2 novembre 2015
Il commento al campionato di Mario Sconcerti
Il Milan sta facendo quello che la Juve ha ancora difficoltà a fare, ha trovato un filo per migliorare partita dopo partita. La Lazio aveva sempre vinto in casa, ma aveva perso 5-0 l’unico scontro diretto, col Napoli. Forse è stata sopravvalutata. Ma il Milan l’ha soffocata per ordine e idee. Una squadra meno stellare dei suoi propositi, ma ormai squadra vera. Cerci la illumina, questo è forse l’unico punto controverso. Difficile contare sulla sua costanza, Cerci è una lampadina di Natale, si accende e si spegne, però il calcio lo conosce come pochi. Forse comincia un campionato diverso. Si ferma il Napoli ma giocando da protagonista. Se qualcuno pensa che provare a vincere il campionato significhi vincere tutte le partite è in errore palese, esistono anche buoni avversari. Il Genoa è uno di questi. Il Napoli ha abbastanza dominato, con un’ombra di stanchezza, ma tenendo sempre il gioco in mano. È un risultato normale. Quasi impressionante semmai la Fiorentina. Il Frosinone aveva subito 12 gol fino a ieri, stavolta ne ha presi 4 in un quarto d’ora. Ed era una Fiorentina zeppa di seconde linee. La domanda è se e quanto questo poker di testa possa rimanere insieme. Cinque anni fa accadde qualcosa di molto simile: dopo 11 giornate era in testa il Milan con 23 punti. Dentro un distacco di 3 punti c’erano Inter, Lazio e Napoli. Alla fine vinse il Milan, subito dietro le stesse tre con l’aggiunta dell’Udinese che potrebbe essere questa volta il Milan o la stessa Juve. Inter e Napoli sono quelle che hanno perso meno, una sola volta. Nel cammino per lo scudetto questo è fondamentale. Ed è questo che rende la Fiorentina più fragile, 3 sconfitte. Ma la differenza reti, altro dato determinante, la rilancia, più 13, come il Napoli. Più 12 la Roma, solo 4 l’Inter. Non mi sembra ci siano spazi per altre sorprese. È in atto un forte riequilibrio verso le migliori. Il Torino ha fatto 2 punti in 5 partite, il Chievo altrettanto, l’Atalanta ha preso 8 gol nelle ultime tre trasferte. Di vere piccole grandi resta soprattutto il Sassuolo. La Samp diverte in casa, ha attaccanti di livello europeo, ma un’incapacità di concentrazione stabile. Le quattro-cinque di testa sono superiori, possono andare avanti perché hanno la capacità di vincere contro quasi tutte le altre squadre.