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 2015  ottobre 07 Mercoledì calendario

Meditazioni urbane. Quelle tre panchine davanti al grattacielo della Regione in costruzione al Lingotto messe lì per consentire ai pensionati di seguire più comodamente i lavori

Pronta come sempre a cogliere in anticipo ogni nuova tendenza, la città di Torino ha installato tre panchine davanti al grattacielo della Regione in costruzione al Lingotto per consentire ai pensionati di seguire più comodamente i lavori. L’allungarsi della vita media sta creando una nuova stirpe di uomini diversamente giovani, ma con vista da aquile, che lasciano le mogli in tinello assieme a Barbara D’Urso e trascorrono le giornate a scrutare dal vivo montacarichi e gru. Durante la pausa pranzo si trasferiscono al parcheggio più vicino per osservare con gli occhi del rimprovero le manovre degli automobilisti, scuotendo la testa a ogni parafango urtato e portiera strisciata. 
La ragione per cui questi pensionati preferiscono i cantieri a un buon libro o alle bocce rimane un mistero insondabile. Giuseppe Culicchia sostiene che si tratti di nostalgia per il Lego con cui da piccoli non hanno potuto giocare. Azzardando una spiegazione più mistica, la loro potrebbe essere una forma di meditazione urbana che sostituisce il fluire ipnotico dei ruscelli con quello delle trivelle. Purtroppo non lasciano eredi. E non tanto perché le future generazioni di pensionati passeranno la vecchiaia a compulsare telefonini, quanto perché non ci saranno più le pensioni.