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 2015  ottobre 06 Martedì calendario

Air France taglia 2900 posti: manager aggrediti in azienda • L’Italia bombarderà l’Isis in Iraq • Jet russi sconfinano in Turchia • Sospesi per cinque giorni i verdiniani che hanno mimato un rapporto orale in aula • Il Nobel della Medicina a tre studiosi che combattono malaria e parassiti • Nel mondo la povertà estrema scende sotto il 10%

 

Air France Ieri mattina centinaia di lavoratori hanno fatto irruzione nella sede centrale di Air France-Klm, all’aeroporto parigino di Roissy Charles-de-Gaulle, urlando slogan contro il piano di tagli da 2.900 posti appena approvato dai manager riuniti in comitato centrale d’impresa. L’amministratore delegato, Frédéric Gagey, prima degli altri riesce a mettersi in salvo, protetto dal muro dei guardaspalle. L’orda umana si riversa così su Xavier Broseta, il capo delle risorse umane drammaticamente incastrato nella folla. Volano insulti, spintoni, botte. Insieme al collega Pierre Plissonnier prova a divincolarsi, ma il branco inferocito trattiene entrambi, strattonandoli per il collo, aggrappandosi violentemente ai loro blazer: giacche e camicie finiscono in brandelli. Sorretto da due gorilla del servizio d’ordine, a torso nudo, Broseta, riesce miracolosamente a liberarsi. Nelle immagini ritrasmesse dai media di mezza Europa lo si vede mentre tenta la volata verso l’uscita, prima di cadere rovinosamente a terra, sotto alla pioggia battente. Due addetti al servizio d’ordine lo issano mezzo nudo al di la’ di una griglia di sicurezza, mettendolo definitivamente in salvo. Nel montaggio delle tv lo si vede allontanarsi al fianco del collega Plissonnier, entrambi esausti, coi vestiti a pezzi, mentre da lontano continuano a volare insulti. «Andatevene! Non vogliamo più vedervi». Bilancio: sette feriti, di cui uno grave. «“Sono scandalizzato», tuona il premier, Manuel Valls, esprimendo il suo «totale sostegno» alla direzione di Air France-Klm. Quello che è successo è «inaccettabile» e va sanzionato, gli fa eco il segretario di Stato ai Trasporti, Alain Vidaliès. Unanime la condanna dei sindacati e di tutti i partiti politici. Mentre la direzione annuncia una querela per “violenze aggravate”. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Iraq I Tornado italiani che partecipano alla coalizione occidentale contro l’Isis avranno nelle prossime ore l’incarico di svolgere missioni di bombardamento nelle zone dell’Iraq selezionate di comune accordo con il comando americano. La decisione iniziale di partecipare alla coalizione è di poco meno di un anno fa. Quattro Tornado del Sesto stormo di Ghedi furono inviati in una base aerea sita in Kuwait, al pari di un aereo-cisterna KC767 e di alcuni droni Predator privi di armamento. Tra piloti e personale di supporto l’impegno fu allora di 140 uomini. I Tornado, configurati inizialmente per la ricognizione e la «illuminazione» degli obbiettivi, assumeranno le loro piene caratteristiche di cacciabombardieri e dunque colpiranno direttamente i bersagli individuati in base alle nuove regole di ingaggio (Venturini, Cds)

Russi Sabato un caccia russo ha sconfinato in territorio turco e due F 16 si sono levati in volo costringendolo a fare dietrofront. Domenica un Mig siriano ha «illuminato» con il suo radar velivoli turchi per alcuni minuti. Ankara ha subito convocato l’ambasciatore russo minacciando di abbattere qualsiasi intruso: «Anche se sarà solo un uccello a violare i nostri confini, saranno prese le misure necessarie». La Nato, riunitasi d’urgenza, ha definito le azioni di Mosca inaccettabili intimando la fine degli attacchi. Il Cremlino si è difeso evocando un errore di pochi secondi.

Verdiniani L’ ufficio di presidenza di Palazzo Madama ha sospeso per cinque giorni i senatori del gruppo Ala Lucio Barani e Vincenzo D’Anna che venerdì scorso, in aula, avevano mimato un rapporto orale e avevano compiuto altri atti osceni. Durissime le parole, ieri, del presidente Pietro Grasso: «Si sono verificati fatti di inaccettabile gravità, che hanno offeso la dignità di persone e istituzioni e minato l’autorevolezza e la credibilità dell’intera Assemblea. Da questo momento non sarà consentita alcuna deroga ai principi di correttezza... perché condotte poco consone non abbiano più a ripetersi». La sanzione dei 5 giorni per Barani e D’Anna ha scontentato, però, fortemente i «grillini». La rappresentante dei 5 Stelle nel Consiglio di Presidenza, Laura Bottici, che avrebbe voluto la pena massima dei 10 giorni, per protesta non ha votato. «Pena molto lieve», il commento della stessa Barbara Lezzi, la «grillina» offesa.

Nobel Ieri hanno ricevuto il Nobel per la Medicina un irlandese, un giapponese e una cinese -William C. Campbell, Satoshi Omura e Youyou Tu - scopritori negli anni ’70 di farmaci contro malattie della povertà come malaria, filariasi e cecità fluviale. Senza medicinali, queste infezioni oggi minaccerebbero un terzo della popolazione mondiale, soprattutto in Asia del sud, Africa subsahariana e America Latina. Invece la mortalità della malaria è stata dimezzata negli ultimi 10 anni (uccide comunque 450mila persone all’anno) e il numero delle infezioni è stato ridotto del 40% (200 milioni). Fino a oggi i tre scienziati hanno salvato oltre tre miliardi di vite.

Poveri Il numero di persone che vive in povertà estrema scenderà infatti entro fine anno sotto il 10 per cento della popolazione globale. Lo assicura la Banca mondiale che ieri ha presentato le sue ultime proiezioni e ha aggiornato la soglia per definire il problema: è in estrema povertà chi ha meno di 1,90 dollari al giorno (non più 1,25), tenuto conto del reale potere d’acquisto dei singoli Paesi. Erano 902 milioni — il 12,8% della popolazione — nel 2012 e secondo le ultime stime scenderanno a 702 milioni, ossia il 9,6%, nel 2015.

(a cura di Roberta Mercuri)