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 2015  ottobre 05 Lunedì calendario

Il mostro Verdini e la mosca cocchiera Renzi: frammenti di cronaca chiosati da Marco Travaglio

Italia-Germania. “Renzi: l’Italia può battere la Germania” (Corriere della sera, 28.9). Ditemi quand’è la partita che prenoto l’aereo di Stato.
Organi. “Non ho hai messo il naso, mai, nelle vicende interne della Rai, dalle nomine alla programmazione. Perchè noi siamo persone serie, vogliamo bene al servizio pubblico” (Matteo Renzi, Pd, presidente del Consiglio, la Repubblica, 3.10). Il naso no, ha ragione: infatti le nomine le ha fatte coi piedi.
Mostri. “Verdini non è il mostro di Lochness” (Renzi, ibidem). Quello di Lochness no, infatti lui si vede benissimo.
Gemelli/1. “L’ex boy scout che semina il terrore negli aeroporti” (La Stampa, cronaca di Torino, 3.10). Un altro?
Gemelli/2. “Il governo è inconcludente. Rientro sulla scena politica” (Silvio Berlusconi, il Giornale, 28.9). Mi risento a casa.
La noia. “L’ex ministro Urbani: Silvio è annoiato da questa politica” (Corriere della sera, 26.9). Pensa un po’ noi.
Fuga per la vittoria. “L’allarme di Berlusconi: “Tutti scappano da FI, devo tornare in campo” (Repubblica, 28.9). Così scappano più veloci.
Pilatellum. “Nel processo a Gesù il fatto di aver lasciato alla sovranità del popolo, fuori da un esercizio conforme ai limiti, conduceva alla più tragica e sbagliata decisione della storia: quella cioè di condannare Gesù anziché Barabba” (Anna Finocchiaro, senatrice Pd, presidente commissione Affari costituzionali, giustifica la scelta del Senato nominato dai consigli regionali anziché dal popolo, 2.10). In effetti il popolo è meglio che non voti: basti pensare che ha addirittura eletto una come la Finocchiaro.
Puzza è bello. “Elogio del magico motore Diesel e della sua marmittona puzzolente” (Giuliano Ferrara, Il Foglio dei Fogli, 28.9). Ecco che cosa si fuma Ferrara.
Colpa grave. “‘Colpa’ di Gianpaolo Pansa se faccio il giornalista” (Maurizio Belpietro, Libero, 1.10). Però, dài, Pansa ha fatto anche un sacco di cose buone.
Attivo e passivo. “E dopo 9 anni, l’assoluzione: Fitto non ha corrotto nessuno” (Libero, 30.9). Infatti era accusato di essere stato corrotto da Angelucci, editore di Libero.
Conoscenze. “Cambiare l’Italia: ci stiamo provando. Perchè anche qui conti cosa conosci e non chi conosci” (Maria Elena Boschi, Pd, ministra delle Riforme, Style-Corriere della sera, 1.10). Lei, per dire, Renzi non l’aveva mai conosciuto. Eppure è diventata ministra lo stesso.
La Buona Stampa/1. “Addio vecchio Senato. Verso l’Italia semplice. La maggioranza regge Aumenta il potere d’acquisto delle famiglie. Pd: incentivi permanenti per i nuovi assunti”, “È partita la ciclorivoluzione” (l’Unità, 2.10). E tutto questo in un solo giorno, signori! Mi voglio rovinare!
La Buona Stampa/2. “Raitre-Pd, è polemica. E i censori M5S danno lezioni”, “Pd: È finito il tempo degli editti sulla Rai. No lezioni da M5S” (l’Unità, 30.9).
Editto romeno. “La tripartizione delle reti Rai è dei tempi di Ceausescu… Il tg unico potrebbe essere un’opzione” (Maurizio Mannoni, conduttore di Linea Notte, Corriere della sera, 2.10). Proprio come nella Romania di Ceausescu.
Editto italiano. “Il premier al Tg3: nessun editto bulgaro” (Corriere della sera, 1.10). Ero in Italia.
La nipote di Napobarak. “La riforma porta il mio nome, ma il padre è Giorgio Napolitano” (Maria Elena Boschi, La Stampa, 4.10). Senonchè la differenza di età fra papà Giorgio e mamma Maria Elena è più o meno la stessa che c’è tra Silvio e Ruby. Assodato che Matteo, della riforma, è solo l’utilizzatore finale, resta da accertare di chi sia nipote Maria Elena.
La mosca cocchiera. “Renzi offrirà a Obama un patto a tre anti-Isis per il Mediterraneo” (La Stampa, 27.9). “L’appoggio di Renzi alla Russia per tornare protagonisti in Libia” (La Stampa, 28.9). “Ora Renzi si aspetta che Obama esca dall’isolazionismo sulla Libia”(La Stampa, 29.9). “Renzi rivendica un ruolo per l’Italia: ‘Pronti a essere leader in Libia” (La Stampa, 30.9). Obama: “Mattew, aspetta che me lo segno”.