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 2015  ottobre 05 Lunedì calendario

Khan contro Khan. Sarà pachistano il prossimo sindaco di Londra?

Il contrasto tra i candidati alla poltrona di sindaco di Londra non potrebbe essere più grande. L’altro ieri i Tory hanno scelto il loro uomo, Zac Goldsmith, con il 70,6% delle preferenze: un altro «etoniano», proprio come l’attuale sindaco Boris Johnson (il quale mira ora a diventare premier) e come l’attuale premier David Cameron, benché a differenza dei due colleghi, Zac sia stato espulso dal più prestigioso college del Regno Unito per possesso di marijuana. Goldsmith è l’erede – da 300 milioni di sterline – del magnate anglo-francese Sir James; è un fumatore incallito e un ambientalista impegnato (ex proprietario di una fattoria biologica e direttore della rivista «The Ecologist» fondata da uno zio) ed è parlamentare dal 2010 per il lussureggiante Richmond Park. Euroscettico (come lo era il papà), può giocare su un certo appeal legato alla sua retorica anti-politica; molto, peraltro, è stato scritto sulla sua bellezza (un’intervistatrice del Guardian per esempio descrive conquistata i suoi «zigomi scolpiti», «le labbra carnose», paragonandolo per fascino a Lady Diana). Il suo rivale, il laburista Sadiq Khan, 44 anni, parlamentare per Tooting (sud di Londra) ed ex avvocato dei diritti umani, invece, è uno degli otto figli di un autista di autobus e di una sarta, immigrati pachistani. La famiglia di Goldsmith ha origini ebraiche, mentre Sadiq Khan è musulmano (il secondo a servire nel governo britannico, nel 2008, sotto Gordon Brown) ma anche molto attento a denunciare i problemi di anti-semitismo. A ben vedere però i due contendenti hanno qualcosa in comune. La sorella di Goldsmith, Jemima, è stata sposata con il campione di cricket pachistano Imran Khan; perciò il candidato Tory ha due nipoti, di 18 e 15 anni, che si chiamano Sulaiman Isa Khan e Qasim Khan. In un certo senso, la sfida del prossimo maggio nella multiculturale Londra vedrà Khan contro Khan.