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 2015  ottobre 02 Venerdì calendario

La disperazione delle balene suicide: monito di Clemente Mastella agli ex colleghi centristi, prima che la riforma del Senato li faccia fuori per sempre. In quanto a Renzi, «il miglior allievo di Machiavelli» avrebbe di recente tradito intenti vetero-comunisti: «Sa perché ha parlato di riforma attesa da 70 anni? Perché era un’idea del Pci, sin da prima della Repubblica: volevano il monocameralismo. Questo prova che il premier ha avuto frequentazioni comuniste, e ne è rimasto influenzato»

“Si stanno suicidando, come le balene. Mi chiamano, chiedono consigli, qualcuno piange. Ma che consigli dai a uno che ha deciso di ammazzarsi?”. Clemente Mastella, 68 anni, parla dei “centristi”, ossia dei suoi ex colleghi di Area Popolare (Ncd più Udc). Ma anche “di tanti di Forza Italia”. Osserva la transumanza: “Corrono da Verdini perché cercano una zattera, ma sbagliano”. E attacca Renzi: “Vuole la riforma del Senato per avere mano libera, è il miglior allievo di Machiavelli”.
Mastella, parlano di riforma epocale.
Sa perché Renzi ha parlato di riforma attesa da 70 anni?
Si è sbagliato: 70 anni fa non c’era neppure la Carta.
Non è così. Ne parla perché era un’idea del Pci, sin da prima della Repubblica: volevano il monocameralismo. Questo prova che il premier ha avuto frequentazioni comuniste, e ne è rimasto influenzato.
Lei che ne pensa del nuovo Senato?

Guardi, Piero Alberto Capotosti (ex presidente della Consulta, ndr) sosteneva che un Parlamento eletto in modo incostituzionale non può modificare la Carta. E le attuali Camere sono state elette proprio violando la Carta: l’ha detto una sentenza della Consulta sul Porcellum.
Nel merito?
Non mi convince. Renzi si è fatto i suoi conti: combinando l’Italicum e questa riforma è convinto di vincere e poi fare come vuole.
La riforma dovrebbe passare. Anche la minoranza dem ha accettato un accordo.
Ma la minoranza del Pd non esiste. Noi della sinistra Dc sì che facevamo “casino”: avevamo un progetto e una cultura. Da minoranza diventammo maggioranza. Questi hanno fatto l’inverso.
Ncd sta andando in pezzi. Conferma?
Stanno sbagliando tutto. Devono far modificare l’Italicum ora, quando la riforma sarà approvata non sarà più possibile. Con questa legge elettorale sono fregati.
Dovrebbero bloccare la riforma.
Innanzitutto devono ottenere una legge che premia le coalizioni e non un singolo partito. E poi devono modificare il testo sul Senato, facendogli ottenere funzioni vere.
Scappano verso Verdini, soprattutto da Forza Italia.
A molti l’ho detto: “Pensate che Renzi possa fare una lista con Verdini in testa e voi? Ma non è possibile, resterete a casa”. Eppure insistono. Sono impauriti.
Come li convince?
Non lo chieda a me, non sono di Firenze.
Bersani vuole Verdini lontano dal Pd. E il renziano Giachetti gli ha risposto: “Eravate alleati con Di Pietro e Mastella”.
Non so quale fosse il merito dell’Ulivo, ma personaggetti come Giachetti li considerava terza fila.
Renzi è davvero la naturale evoluzione di Berlusconi?
È il figlio politico che avrebbe voluto ma non ha mai avuto, gliel’ho sempre detto a Silvio. Ha tentato di adottarlo, ma è andata diversamente.
Durerà?
Meno di quanto si pensa, più di quanto sperano molti.
Ma è bravo?
È veloce, e parla il dialetto fiorentino, che coincide con l’italiano. Vuol mettere con noi della vecchia guardia Dc che parlavamo irpino-sannita?
Mattarella era uno dei vostri, della sinistra Dc. Gli imputano il silenzio sulle riforme renziane.
Il capo dello Stato sa farsi sentire. Non lo fa in pubblico ma ciò non significa che sia inerte.