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 2015  ottobre 02 Venerdì calendario

È stato già registrato in Italia "Mente", un nuovo dispositivo simile a una fascia che promette di aiutare i bambini autistici, in vendita su Internet per 2.500 euro. Alcune famiglie sono già state contattate e invitate ad acquistarlo, ma non si sa se funzioni davvero. Fa specie che ne stia promuovendo l’uso anche la Croce Rossa Italiana, senza però sbilanciarsi sulla sua efficacia: «Di certo è innocuo»

Da qualche tempo sul web si parla di Mente, un dispositivo per i bambini autistici simile a una fascia da indossare sulla testa, che sarebbe in grado di registrare le onde cerebrali, analizzarle e inviare, dopo un periodo di studio, impulsi in caso di variazioni del tracciato corrispondenti a momenti di disagio, per ridurlo. Mente, brevettato a Malta e già registrato in Italia, è in vendita a 2.500 euro su Internet e il consiglio provinciale di Roma della Croce Rossa Italiana ha attivato un call center «sul Sistema, sui centri dove in Italia verrà introdotto e su come utilizzarlo». Ma funziona? Abbiamo chiamato la Cri di Milano e ci hanno risposto: «Di certo è innocuo». Solo? Maria Luisa Scattoni, dell’Istituto Superiore di Sanità, ha dichiarato all’agenzia Redattore Sociale: «Ho trovato grossi problemi metodologici nella sperimentazione e ho deciso di non partecipare». Un parere, certo, per quanto autorevole. Come un parere è quello di Gabriella La Rovere, medico e madre di una figlia autistica, che ha tuonato senza mezzi termini sul blog di Gianluca Nicoletti, giornalista attivo sui temi dell’autismo, la sua rabbia per essere stata contattata da qualcuno che le proponeva l’acquisto di Mente. Magari in futuro si dimostrerà una buona invenzione «senza se e senza ma». Ma, fino ad allora, lascia perplessi che ne venga sollecitato l’acquisto da parte delle famiglie senza che la CRI si preoccupi di sgombrare il campo da ogni possibile equivoco sull’importanza di mantenere la necessaria prudenza.