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 2015  settembre 11 Venerdì calendario

Il posto di lavoro in eredità: così Luxottica riscrive il welfare in azienda. Il gruppo di Leonardo Del Vecchio studia il part-time per gli addetti vicini alla pensione in cambio dell’assunzione di un familiare

Il capitolo pensioni scompare dalla Legge di stabilità. Sarà oggetto di un provvedimento a parte. Forse. Perché non è aria di interventi che stravolgano una riforma che l’Italia può ancora spendere in Europa per accreditarsi come Paese virtuoso. Ci sarà forse un disegno di legge che arriverà dopo la «finanziaria», ma sarà a costo zero, ha confermato ieri il sottosegretario all’Ecomomia Enrico Zanetti.
Quindi stanno scomparendo varie ipotesi, compresa la staffetta generazionale che il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sta invece sponsorizzando. Si tratta di uno scambio tra un part time negli ultimi anni di lavoro e assunzioni di giovani.
Dove non arriva lo stato spotrebbero però farsi avanti le aziende. Luxottica, leader mondiale nella produzione di occhiali, starebbe infatti proponento ai suoi dipendenti una soluzione identica. Con il vantaggio che a essere assunto sarebbe un parente di chi accetta il lavoro a tempo parziale.
In sintesi, il genitore che è a meno di tre anni dalla pensione accetta un part-time con contribuzione piena e in cambio ottiene l’assunzione a tempo indeterminato di un figlio.
La proposta, secondo il Gazzettino di Venezia che ha per primo riportato la notizia, è considerata molto interessante da decine di lavoratori dipendenti del gruppo di Agordo. Ma dall’azienda non arrivano conferme, né commenti. Tutto molto prematuro, spiegano fonti vicine al gruppo.
I sindacati, invece, confermano. La staffetta è parte del contrato integrativo, per il quale azienda e organizzazioni dei lavoratori stanno ancora trattando. «C’è da capire – sottolinea Nicola Brancher della Femca Cisl di Belluno – se sarà Luxottica ad accollarsi i contributi per chi dimezza il suo impegno in fabbrica, perchè si punta a garantire, a chi lavora meno ore, lo stesso assegno pensionistico previsto per il lavoro a giornata piena».
Altro aspetto da definire è il grado di parentela accettato. Cioè se potranno essere assunti solo parenti in linea diretta, quindi in sostanza i figli, oppure anche gli altri. Aspetti tutti da definire, non dettagli. Per questo il gruppo bellunese è ancora prudente.
D’altro canto la stessa proposta fatta dal governo non ha mai avuto vita facile. Il progetto consisteva in un passaggio incentivato, non tra parenti, ma tra un lavoratore giovane che viene assunto e uno anziano che dovrebbe farsi carico della formazione, accettando un contratto part time. L’incentivo pubblico consiste nel riconscimento dei contributi figurativi, per 12 o 36 mesi. Quindi non si tratta di un provvedimento a costo zero. L’altra ipotesi prevede direttamente un pensionamento anticipato in cambio di un’assunzione. Ipotesi ancora più costosa.
Ieri Zanetti ha confermato la linea ultraprudente sulla previdenza. «Sulla flessibilità delle pensioni Renzi è stato chiarissimo: l’intervento sulla flessibilità in uscita è sicuramente in esame ma in un contesto di invarianza di gettito». Per il segretario di Scelta Civica «bisogna fare delle scelte che non gravino sulle finanze» e l’invarianza «deve esserci da subito».
Tradotto, non si può giustificare la staffetta, o altre modifiche alla normativa sulla previdenza, con entrate future ipotetiche, quali potrebbero essere i contributi che pagheranno i lavoratori junior assunti.
Ma i sindacati insistono. «È ancora la nostra proposta», spiega il segretario della Cisl Pensionati Bonfanti. L’idea dei sindacati, spiega il segretario confederale della Cisl Gigi Petteni è quella di prevedere una «piccola penalizzazione» per i lavoratori anziani, un contributo delle aziende e poi il contributo dello Stato. In alcune regioni già funziona. Le apripista sono la Lombardia e il Piemonte.